Il romanzo non è altro che una serie di previsioni sul futuro che Gernsback traeva direttamente dalla sua fervida immaginazione. La trama è infatti infarcita di spiegazioni su teorie scientifiche o strumentazioni avveniristiche, rendendo praticamente noioso e illeggibile il romanzo. Del resto, l’opera era nata per riempire alcune pagine vuote in coda alla sua rivista Modern Electrics e – quindi - Gernsback non poté che fare affidamento sulle sue solide basi scientifiche, associate alla visionarietà che gli era propria anche per il fatto di essere un inventore. Tra le previsioni dell’editore americano, presenti nel romanzo, la più nota è il radar, ma sono decine e decine gli strumenti o i processi immaginati, tra cui la produzione di seta artificiale, le leghe di acciaio inossidabile, la distribuzione di prodotti attraverso macchinette.La forza del romanzo – e al contempo la sua debolezza - è tutta in un queste previsioni, servite attraverso una prosa pomposa, solo a tratti vagamente letteraria.

Il romanzo, comunque, resta un documento storico unico, a cui il lettore di oggi dovrebbe accostarsi con un animo per nulla severo e con generosa attenzione. Documento storico unico, dicevamo, perché trasmette l’idea che della fantascienza aveva il suo ideatore, una narrativa intrisa fino al midollo della scienza.

Ecco che cosa scrive Gernsback nell’editoriale del primo numero di Amazing Stories, per spiegare ai lettori il tipo di narrativa che intende pubblicare sulla rivista: “Con «scientifiction» intendo il genere di storie scritto da Jules Verne, H.G, Wells ed Edgar Allan Poe: un’affascinante romance intimamente mescolato a dati scientifici.

Edgar Allan Poe può giustamente essere chiamato il padre della «scientifiction». Fu lui a dare veramente inizio al romance, a intessere brillantemente nella e attorno alla storia un filo scientifico. Jules Verne, con i suoi romance strabilianti, anch’essi intessuti di un filo di scienza, venne per secondo. Poco più tardi giunse H.G. Wells, le cui storie di scientifiction, al pari di quelle dei suoi precursori, sono diventate famose e immortali e visioni profetiche.

Bisogna ricordare che viviamo in un mondo completamente nuovo. Duecento anni fa, le storie di questo tipo non erano possibili. La scienza, nelle sue varie branche di meccanica, elettricità, astronomia ecc., entra oggi così intimamente nelle nostre vite, e noi siamo così immersi in questa scienza, da essere ormai abituati a dare per scontate nuove invenzioni e scoperte. L’intero nostro modo di vivere è cambiato con l’attuale progresso e non c’è da stupirsi, perciò, se molte situazioni fantastiche – impossibili cent’anni fa – sono oggi reali. È in queste situazioni che i nuovi autori di romance trovano la loro grande ispirazione. E non solo!”

Grazie alla sua attività d'inventore ed editore, lo scrittore di Lussemburgo entrò in contatto – spesso per corrispondenza - con numerosi inventori e scienziati dell’epoca, tra cui Guglielmo Marconi, Robert Goddard, Nikola Tesla, Reginald Fessenden, e anche Thomas Edison. In particolare, per quanto concerne Edison, una leggenda metropolitana vuole che Gernsback andò a fare visita, all’ormai vecchio scienziato, e durante le cinque ore della visita, lo subisso letteralmente di idee per nuove invenzioni, tanto da esaurire mentalmente Edison.

Nel 1929, Gernsback perse il controllo della sua creatura: Amazing Stories è rilevata dalla Teck Publishing, a seguito della bancarotta della Experimenter Publishing, l’azienda che l’inventore aveva creato per Amazing e le sue pubblicazioni.