Multiplayer.it Edizioni continua a presentarci romanzi tratti da videogiochi di successo. È il caso di Alan Wake (Alan Wake, 2010), versione cartacea dell’omonimo e raffinato videogioco della software house finlandese Remedy Entertainment. Il lavoro è stato affidato all'esordiente Rick Burroughs. Il romanzo non si limita a ricalcare fedelmente quanto avviene nel videogioco. La parola scritta permette di descrivere gli stati d’animo del protagonista e analizzare le varie situazioni in modo più approfondito.

Alan Wake, il protagonista del gioco e del romanzo, è uno scrittore di libri gialli. Insieme a sua moglie Alice si reca nella cittadina di Bright Falls, per fare una vacanza e anche per trovare quella pace interiore che gli permetterà di superare un blocco creativo. Purtroppo per lui le cose non andranno come spera perché, poco dopo l'arrivo, sua moglie scompare misteriosamente. Wake inizia ovviamente a cercarla e questo lo porterà ad affrontare situazioni impreviste e paurose. Dal vicino lago Cauldron qualcosa di malefico si è risvegliato da un lungo sonno e trasforma gli abitanti della cittadina in feroci assassini che si muovono solo nell’oscurità della notte. Per Wake sarà un lungo incubo che lo perseguiterà sia nei momenti di veglia che nei rari momenti di sonno.

Un brano dal testo. Wake uscì sul ponte, usando la luce per guidarsi. Camminò sulla spiaggia, guardando le stelle finché la rabbia non sbollì. Non ci volle molto. Non riusciva ad avercela con Alice. Stava cercando di aiutarlo e lui era stato un idiota, si era comportato come una primadonna isterica. Prese a camminare verso il cottage perfezionando la sua richiesta di perdono.

"Alan!". Il panico di Alice fendette la notte. "Alan, dove sei?"

Le luci nel cottage erano spente; il generatore doveva essersi fermato. Wake corse attraverso il ponte e verso le scale, quasi inciampando per la fretta.

"No, stai indietro!"

"Sto arrivando", gridò Wake correndo a grandi passi sul ponte.

"No, sta lontano da me!"

Wake spalancò la porta e corse su per le scale. Quando raggiunse il pianerottolo sentì il suono del legno che cedeva. Udì di nuovo l'urlo di Alice e poi il tonfo di qualcosa che cadeva in acqua. Lei non era in camera da letto.

"Alice! Dove sei?"

Discese le scale e uscì nella veranda. Parte del parapetto di legno era divelta. "Alice!". Non c'era altro suono a parte la sua eco. Scrutò in basso mentre faceva danzare il raggio della torcia attraverso l'acqua scura e credette di aver visto qualcosa. "Alice?". La sagoma stava affondando e usciva dalla sua visuale, qualunque cosa fosse.

''Alice!”

Si tuffò dietro di lei.

L’autore. Rick Burroughs vive in un piccolo cottage che ha costruito con le sue mani, un rifugio col tetto spiovente in mezzo a quaranta acri nel Nord ovest del Pacifico. Praticamente isolato dal mondo, Burroughs evita i cibi in scatola, le notizie preconfezionate e il mondo delle celebrità. Ha viaggiato in lungo e in largo per il Sud America, l'Africa e il Medio Oriente. Non ha ancora trovato ciò che cerca. Alan Wake è il suo primo romanzo.

La quarta di copertina. “Benvenuti a Bright Falls”, una cittadina idilliaca nel nord ovest del Pacifico.

Il luogo perfetto dove rilassarsi qualche settimana per il famoso scrittore Alan Wake e per sua moglie Alice: una seconda luna di miele e il cambiamento d'aria forse riusciranno a curare il blocco creativo di Wake.

Ma quando Alice scompare in circostanze misteriose, la sua disperata ricerca lo trascina in un inferno che solo lui avrebbe potuto immaginare.

Negli abissi del vicino lago un'oscura e malefica presenza si è risvegliata da un lungo sonno e ora minaccia Bright Falls, trasformando gli abitanti in Posseduti, assassini privi di volontà avvolti nelle ombre e vulnerabili solo alla luce.

Il viaggio di Wake lo porterà sull'orlo della follia e a confrontarsi, nel profondo della foresta oscura, con una storia che non ricorda di aver scritto.

Rick Burroughs, Alan Wake (Alan Wake, 2010)

Traduzione Beatrice Noberasco, Multiplayer.it Edizioni, pagg. 294, euro 17,90