In occasione della 47° edizione della Fiera del Libro per Ragazzi (Bologna, dal 23 al 26 marzo), De Agostini ha pubblicato un romanzo rivolto a un pubblico di lettori giovani, ma di interesse anche per lettori adulti, dal titolo The Enemy (The Enemy, 2009), scritto da Charlie Higson, l’ideatore della serie Young Bond, la quale - solo in Inghilterra - ha venduto oltre un milione di copie per poi essere tradotta in ventiquattro lingue.

The Enemy prende spunto da un tema già trattato molte volte nei racconti di fantascienza, ovvero lo scatenarsi di un'epidemia mortale che uccide buona parte dell’umanità. Variante: l'epidemia questa volta uccide solo gli adulti e chi non muore viene ridotto a uno zombie. Solo i ragazzi al di sotto dei quattordici anni non ne sono colpiti. Per loro però sarà un vero incubo, in quanto “i grandi” divenuti zombie, sino a un attimo prima padri e madri affettuose, ora sono alla ricerca di carne umana. Nel romanzo è appena passato un anno dall’arrivo della pestilenza, siamo in una Londra irriconoscibile. Un gruppo di ragazzi, guidati da Arran, si è asserragliato in un supermercato. Ma Arran sa che presto dovranno abbandonare quel posto e uscire dalla città. Sarà una marcia piena di pericoli verso un futuro incerto.

Raccontato con un ritmo incalzante, questo survival horror moderno intrappola il lettore in un vero e proprio regno di incubi, quelli in cui la persona più cara si trasforma nel più crudele dei nemici.

L’autore. Charlie Higson è nato nel 1958 in Inghilterra, è autore di sceneggiature per la Tv e teatro e scrittore di romanzi per ragazzi.

The Enemy avrà un sequel, la pubblicazione è prevista entro il 2010.

Un brano dal testo. Quando i Grandi lo acciuffarono, Sammy stava giocando a fare la guerra con un'accozzaglia di action figure, soldatini e modellini nel parcheggio del supermercato insieme agli altri mocciosi. In teoria non dovevano gironzolare fuori senza qualcuno di guardia, ma era una splendida giornata di sole e i bambini, dentro, si annoiavano. Sam non era il più piccolo del gruppo, ma era il più basso. Ecco perché lo chiamavano con il diminutivo di Sammy. Così potevano distinguerlo dall'altro Sam, che era più alto di quasi tre centimetri.

Fu probabilmente per via della sua statura che i Grandi si accanirono su di lui. Erano fatti così: prendevano di mira i più giovani, quelli deboli, i mingherlini. Nel panico seminato dall'attacco, il resto della banda riuscì a mettersi al sicuro dentro l'edificio, ma Sam era troppo lontano e il branco randagio dei Grandi lo intrappolò in un angolo. Erano saltati giù dal muro laterale: a guidarli era una grossa Madre in una tuta da ginnastica che a suo tempo doveva essere stata rosa, ma che ora era così sudicia e unta da sembrare un ammasso di plastica grigia. Aveva il ventre gonfio, simile a un uovo, e gambe scheletriche che dovevano sorreggere tutto il suo peso; correva protesa in avanti, quasi fosse gobba, eppure era molto veloce con quelle sue braccia spalancate come chele di scorpione. I capelli biondi e sporchi le scendevano diritti come il filo a piombo, la faccia era inespressiva e stupida. Respirava dalla bocca. Sammy era troppo impaurito anche solo per strillare o chiamare aiuto e i Grandi, dal canto loro, non fecero alcun rumore, per cui l'intera scena si svolse in un orribile silenzio. La Madre bloccò la strada verso il supermercato mentre due Padri dinoccolati corsero verso di lui, ciascuno da un lato. Sam li scansò per qualche secondo, ma sapeva che alla fine lo avrebbero catturato. Quando giunsero i primi aiuti da dentro, i Grandi erano già scomparsi oltre il muro, con Sam avvolto in un sacco come un prosciutto.

La quarta di copertina. È trascorso un anno da quando l'epidemia ha fatto scomparire gli adulti dalla faccia del mondo.

Londra è solo lo spettro della città di un tempo.

Per le sue strade vagano bande di ragazzini che tentano di arrivare vivi alla fine di ogni giornata, evitando i Grandi, corpi putrescenti alla ricerca di carne umana.

La lotta è dura, cruda, selvaggia. Arran sa che presto le mura del supermercato non basteranno più a proteggere lui e i suoi compagni.

La speranza di un luogo sicuro lo spinge a mettersi in marcia.

Ma il cammino attraverso la capitale è lungo e pieno di nemici pronti ad attaccare.

Charlie Higson, The Enemy (The Enemy, 2009)

Traduzione Simone Buttazzi, Istituto Geografico De Agostini, pagg. 382, euro 15,90