Vittorio Catani è indubbiamente uno degli autori fondamentali della fantascienza italiana. Presente sulla scena fin dai tempi di Galassia, ha accumulato negli anni, soprattutto con i racconti, una ricca messe di premi e di apprezzamenti. Nel 1989 è stato il primo vincitore del Premio Urania col romanzo Gli universi di Moras.
Negli ultimi anni si sapeva che stava lavorando a un progetto molto ambizioso, che ora finalmente vede la luce: Il quinto principio, uno dei più corposi e complessi romanzi che la fantascienza italiana abbia prodotto.
È un’opera “corale” nella quale alle storie di protagonisti di maggiore evidenza si aggiungono quelle di altri personaggi secondari; alcune di queste storie si risolvono da sole, le maggiori confluiscono nel finale. Lo scenario viene a delinearsi attraverso le vicende narrate e si colloca nel 2043. Ruolo fondamentale ha una nuova tecnologia delle telecomunicazioni, la “pem” (protesi elettronica mentale) che consente una sorta di Internet psichica. La società descritta è il risultato di un post-post-capitalismo a doppio binario i cui burattinai agiscono in modo occulto, manovrando immense quantità di denaro, influenzando in modo schiacciante il mercato mondiale del lavoro e della produzione; mentre lo strapotere politico-economico passa attraverso il controllo della mente. Virus cerebrali, intere città vendute, degrado ambientale, metropoli ipogee per i meno abbienti (come Uny, Underground New York), turismo delle catastrofi, Seconda Secessione degli Usa, “democrazia estesa” (di fatto azzerata) in Italia, enormi fazendas con milioni di schiavi, sono alcuni aspetti di un mondo in cui si amplificano tendenze del presente. In tale contesto, dove i protagonisti si muovono avventurosamente, si manifestano all’improvviso eventi apocalittici che contraddicono le leggi fisiche note. Alex Brandon Pantega ha ricordi intermittenti di una misteriosa personalità che ha teorizzato l’esistenza d’un Quarto e Quinto Principio della Termodinamica e per questo è braccato dalla polizia; un misterioso committente incarica Martin di calcolare il valore monetario del pianeta Terra; Waldemar Pozharitskij scopre il Mondo B, una “zona” impossibile ma reale in cui ci si può trasferire, vivendo in forma d’energia pura... L’alternativa, per i protagonisti, è rimanere sulla Terra e azzardare il tutto per tutto.
Vittorio Catani, Il quinto principio, Urania Speciale, pagg. 543, Euro 5,50.
5 commenti
Aggiungi un commentoDevo dire la verità, ho letto il riassunto e sono rimasto a bocca aperta.
Non ricordo autori italiani di fantascienza a questo livello.
Scommettiamo che se Catani fosse americano qualche grande regista ne avrebbe opzionato i diritti per farne un film?
E' sempre piu difficile trovare in edicola urania...speriamo di riuscire a prenderlo.
Domani si comincia a leggerlo!
Su tre edicole in stazione si riuscirà a trovarlo...
Da Arezzo in poi non rompetemi le scatole!
è uno speciale???
quindi non mi arriva con l'abbonamento
vabbè mi tocca andar per edicole
Io l'ho trovato bellissimo: moderno, profondo, coinvolgente e appassionato.
Commento cercando di non anticipare nulla a chi deve ancora terminare la lettura e ripropongo quanto già espresso sul blog di Vittorio:
Fantascienza matura, solida, con ottime basi nei classici del genere, ma anche sapientemente moderna nello stile e ricca di spunti scientifici reali e ben documentati, presi dalla meccanica quantistica, dall'ecologia e dalle recenti frontiere della termodinamica. Ci sono idee molto belle, come quella della PEM (protesi elettronica mentale), sviluppata davvero bene, quella del "Mondo B" (forse ispirata all'esodo gioviano di Simak?), così come l'amara ma realistica riflessione sull'economia e sulla società.
Insomma, "hard" e "soft" finalmente insieme, con uno stile preciso e
convincente.
Il romanzo è lungo, ma la struttura delle trame e dei personaggi,
insieme all'ottimo equilibrio tematico, rendono la lettura accattivante e
scorrevole. Ho provato a cercare qualche difetto, ma sinceramente non saprei...
Forse le singole storie di qualche personaggio non mi hanno preso come altre, ma il tutto è così ben strutturato che alla fine ogni dettaglio diventa
interessante.
Un romanzo davvero memorabile.
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