La casa editrice Meridiano Zero propone ai suoi lettori il romanzo Gli universi di Moras (1989) scritto da un autore italiano ben conosciuto da quanti amano la fantascienza: Vittorio Catani, autore di racconti, saggi e romanzi di fantascienza, e la sua attività in questo campo è da oltre mezzo secolo che viene svolta sempre con successo.

Con questo romanzo Catani ha vinto la prima edizione del Premio Urania del 1989 e venne pubblicato nella collana Urania nel 1990 (n. 1120).

Il romanzo non è stato più ristampato e pertanto riteniamo che per molti lettori sarà una interessante novità.

Antonio Moras il personaggio del romanzo, racconta le sue avventure in prima persona, avventure che si svolgono nel 21° secolo: lui lavora per la Unipar una agenzia governativa (?) i cui dispositivi permettono ai suoi collaboratori di viaggiare tra i milioni di universi esistenti e ogni suo impiegato ne ha un certo numero (veramente enorme) da controllare ed eventualmente studiare, compiendo anche delle ricerche mirate se necessario.

Moras nel suo lavoro ha visitato migliaia di universi, di cui alcuni divergono di poco dal nostro ma altri, per cause varie, hanno preso vie molto divergenti.

Dopo tanti anni a visitare migliaia di mondi visitati, tutto questo intenso lavoro gli ha provocato un profondo stress e una mattina Moras, che da un po' di tempo si sente debole, con le gengive che sanguinano, si sveglia scoprendo che il suo corpo è pieno di ecchimosi.

Una visita accurata determina una prognosi infausta, è stato colpito da una malattia quasi sconosciuta: la “necro” che potrebbe portarlo alla morte. In pratica è il nostro universo che compie una azione di rigetto nei confronti di Moras.

Simpatico e particolare è l’alter ego elettronico di Moras che lo aiuta e lo consiglia, interessanti e anche ben delineati vari personaggi femminili che lui ha conosciuto sulla “sua terra” e altri che incontra nei suoi viaggi (che magari sono copie un poco diverse da quelle conosciute sulla terra).

Nel contempo leggiamo le varie, interessanti avventure del protagonista nei vari mondi paralleli, come una sua visita a Bari, una Bari ovviamente di un universo parallelo, che ha mantenuto alcune sue caratteristiche, però ora si tratta di una nazione che si è unita alla Turchia e qui conosce il suo “se stesso” italo-turco con cui inizia una amicizia che potrebbe avere degli interessanti sviluppi nel futuro, sempre se ci sarà un futuro  per tutti questi universi, in quanto l’eventuale guarigione di Moras dalla necro potrebbe avere degli effetti nefasti.

Ci permettiamo di riportare quanto è stato scritto nella quarta di Urania: “Un romanzo paradossale, amaro e psicologico sui futuri che ci aspettano e sul mondo del prossimo domani”.

L’autore 

Vittorio Catani, ha avuto traduzioni in Francia, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Finlandia, Giappone e Brasile. Si è aggiudicato per 17 volte il Premio Italia per la Fantascienza. Oltre ai romanzi, i suoi racconti sono apparsi sulle riviste Urania, Galaxy, Galassia, Robot, Nova Sf*. Per Meridiano Zero ha già pubblicato Il Quinto Principio (2015).

Il libro 

Nel XXI secolo l'Unipar svolge i suoi esperimenti scientifici con l'ausilio di una tecnologia estremamente raffinata: un metodo grazie al quale è possibile viaggiare negli infiniti universi paralleli del "ventaglio", l'insieme dei continua che formano il macrocosmo. Moras, il Viaggiatore, è uno dei tanti uomini dell'Unipar il cui compito consiste nel sondare e analizzare gli universi e, quando occorre, di esplorarli personalmente. Un giorno Moras scopre di avere un morbo di nome necro, la prima malattia "esterna all'uomo" che esprime il rifiuto del cosmo nei suoi confronti. Quando le sue condizioni cominciano inspiegabilmente a migliorare, il suo elaboratore nutre sospetti sempre più sinistri… Se il necro rappresenta il rigetto dell'individuo da parte dell'universo, la guarigione dal male non costituisce l'atto inverso e dunque una gravissima minaccia per il cosmo intero? Un romanzo amaro e psicologico sul mondo di domani.

Vittorio Catani, Gli universi di Moras (1989), Meridiano Zero, pagg. 206, euro 12,00