Apparso sia nella moderna veste di e-book e successivamente pubblicato nella collana Fantascienza.com, Clipart è un'opera che corre sul sottile crinale che divide cyberpunk e thriller.

Vincitore del Premio Italia 2004 come miglior romanzo di fantascienza italiano, il romanzo di Elisabetta Vernier viene ora riproposto da Odissea Fantascienza. 

David Xander, proprietario della gigantesca multinazionale Xander Enterprises, ha speso soldi, tempo ed energie per costruirsi un'immagine pubblica adamentina, tutti sono convinti della sua onestà, tutti pensano che le sua azioni siano guidate de un'etica rigorosa, cosa rara nel mondo del businnes.

Bello, invidiato, ammirato, niente finora ha scalfito la sua immagine, ma adesso un terribile pericolo minaccia di far crollare tutto il castello di menzogne tanto accuratamente costruito.

Durante un festino molto particolare Xander, assieme a un senatore e a un generale, è stato ripreso mentre diceva, ma soprattutto faceva, cose decisamente incompatibili con la sua immagine di incorruttibile e retto uomo d'affari, e ora qualcuno lo ricatta, minacciando di rendere pubblico il filmato.

Determinato a porre fine per sempre a quella minaccia Xander decide di iniziare una partita rischiosa: incarica la responsabile del suo servizio di sicurezza, la bella Alexandra Hill, di recuperare a tutti i costi la clipart che potrebbe incriminarlo.

Naturalmente la ragazza, perdutamente innamorata del suo datore di lavoro, non deve conoscere la verità, così Xander le consegna una versione del filmato accuratamente purgata dalle immagini che lo coinvolgono, e la caccia comincia.

Assieme a John e Lobo, più propensi a sparare che a fare domande, e con il prezioso appoggio di Rue, una ragazza agorofobica ma incredibilmente abile con il computer e l'utilizzo di apparecchiature elettroniche, Alexandra inizia la sua ricerca nella malfamata zona dei docks, ma ben presto capisce che il suo obiettivo è molto lontano da lì.

La persona che ha girato il filmato compromettente si nasconde infatti presso i SandWorms, una banda di bikers, i nomadi che abitano le Wastelands.

Nemmeno questo può fermare Alexandra, che organizza una spedizione all'interno della distesa desolata e radioattiva, estesa per centinaia di chilometri su terreni un tempo fertili, ma la ragazza non può certo immaginare che tra i nomadi la attende una rivelazione sconvolgente.

Nonostante sia molto affine alle tematiche cyberpunk Clipart manca di alcuni degli elementi che caratterizzano le opere appartenenti a questa corrente, la tecnologia è solo un elemento a corredo della storia, che peraltro è incentrata su un'eroina appartenente all'establishment e non su una figura anarchica e ribelle, niente innesti cibernetici e nessuna lotta virtuale sulla matrice.

Restano le periferie degradate, e la (sgradevole) senzazione di un futuro abbastanza vicino, o che forse è già arrivato, in cui le megacorporazioni stanno prendendo il posto degli stati.

Nel romanzo c'è anche azione, e un ritmo serrato, nonostante le carte siano in tavola praticamente da subito la storia prende il lettore, e lo precipita verso un finale che non va affatto dato per scontato.

Mentre Xander, non si discosta molto dallo stereotipo del cattivo veramente cattivo, Alexandra è una figura più complessa, fondamentalmente onesta ma che non può essere considerata completamente positiva, ciononostante non si può fare a meno di simpatizzare con lei.

Il mio personaggio preferito è però Rue, volontariamente reclusa in un furgone ma ricettiva e sensibile, mentre Candy, la prostituta che ha girato il filmato che sta alla base di tutta la storia, resta una figura di secondo piano.

Slegato da un genere preciso Clipart ha tutte le carte in regola per accontentare sia gli amanti del cyberpunk che quelli del thriller, ma anche chi semplicemente ama le solide storie d'azione.