Un misterioso alieno, Klaatu, sbarca con il suo disco volante nel centro di Washington per dare un ultimatum alla popolazione della Terra: vivere in pace o essere annientati.
Era l’ormai lontano 1951, quando Robert Wise si metteva dietro alla macchina
da presa per dar vita ad uno dei più amati film della storia del cinema di fantascienza. Tratto dal racconto Farewell to the Master (Addio al padrone, 1940) di Harry Bates, Ultimatum alla Terra (The Day the Earth Stood Still) rappresentò una sorta di anomalia, per un genere solitamente alle prese con terrificanti minacce.
A distanza di oltre mezzo secolo, ecco sbarcare il suo remake, diretto da Scott Derrickson e interpretato da Keanu Reeves, Jennifer Connelly e Kathy Bates.
Il film è stato presentato in anteprima in Italia a Science+fiction e ora esce in Italia in tutte le sale.
A una cena privata con Wise, organizzata dal responsabile della programmazione del festival, Derrickson ha chiesto al due volte premio Oscar se aveva consigli da dare a un giovane filmaker: "Mi ha detto che, se ero interessato ai film di genere, avrei dovuto realizzare come primo lavoro un horror, perché è un tipo di pellicola che mostra veramente quello che puoi fare come regista", rivela Scott Derrickson nell'intervista realizzata da Fantascienza.com. Derrickson avrebbe poi esordito con un horror di grande qualità, The Exorcism of Emily Rose.
La mia passione più grande è stata la paura
Intervista a Scott Derrickson, regista del remake del classico della fantascienza Ultimatum alla Terra.
LeggiÈ online da stamattina anch un nostro minisito dedicato al film, con un giochino che permette di vincere una maglietta con la scritta "Klaatu Badara Nikto!": www.fantascienza.com/iniziative/ultimatum/
Ecco il trailer italiano del film.
e quello del film originale.
10 commenti
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Palomino
ps questa è cattiva
Sul mio blog una specie di recensione sulla versione del 1951.
http://www.fantascienza.com/blog/esseasterisco/
S*
Letto. Non so per tutto il resto, ma mi pare che la morale del film non sia affatto ingenua. Con "distinguo": essendo perfettamente in linea con l'atmosfera maccartista dell'epoca è assolutamente di "presa" sul pubblico di allora.
Non capisco, perché?
L'invasione degli ultracorpi era un film maccarthista, in cui appunto si additava la minaccia del "nemico tra noi". In Ultimatum alla terra, che comunque è del 1951 (MacCarthy nel 1951 si era appena fatto notare ma non se lo filava ancora nessuno), ci sono gli alieni meno assimilabili ai comunisti che si siano visti in quegli anni.
S*
Qui leggo (vedi paragrafo "I Controlli" che nel '51 il maccartismo era già in stadio avanzato (stessa "modus" anche se Hoover è il preludio di McCarthy).
http://it.wikipedia.org/wiki/Maccartismo
Parla anche di vertiginosa ascesa di McCarthy nel 1950.
E nel paragrafo "Hollywood" parla di controlli su attività antiamericane fatti già nel '47.
Guarda... parlo solo sulla base di quello che hai scritto tu. Il film del '51, non l'ho mai visto. A me, leggendo quel che hai scritto tu, quella particolare "nota stonata" non sembrava tanto stonata.
Forse è sbagliato l'uso che ho fatto del termine maccartismo. L'ho usato più per definire un'epoca. Non parlavo dell'aspetto più propriamente politico quanto dell'atmosfera correlata di neopuritanesimo... la voglia generalizzata di un "uomo forte" che mettesse un (illusorio e irrealizzabile) "ordine morale" nel caos che altro non era che una serie di segnali di un mondo che cominciava a farsi più accellerato e più incomprensibile.
L'autocensura dei fumetti USA, per esempio, è nata in quel clima e quegli anni. Con la giustificazione di eliminare una fonte di corruzione morale dei giovani, causa di aumenti di criminalità metropolitana.
Ecco... l'omo forte è l'alieno.
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