“Puoi guardarlo un infinito numero di volte e farti domande su quello che significa. E ogni persona ci vede un significato differente. Meno male che Kubrick non ci ha spiegato tutto.” Sono le parole dell’attore Tom Hanks in un incontro pubblico tenutosi recentemente all’Academy Samuel Goldwyn Theater (Beverly Hills, California) per parlare di 2001 Odissea nello spazio, 40 anni dopo la sua uscita.
Il protagonista di Apollo 13, che non ha mai nascosto il suo entusiasmo per l’esplorazione dello spazio, era il conduttore di una serata che vedeva come ospite d’onore Douglas Trumbull, il realizzatore degli effetti speciali del film (2001 vinse l’Oscar in questa categoria nel 1969), che interveniva con una presentazione preparata sul suo portatile Apple ricca di foto, di video e di disegni inediti.
Trumbull ha avuto così l’occasione di parlare di cosa avveniva “dietro le quinte” durante la realizzazione del film.
- Stanley Kubrick decise di assumere Trumbull per gli effetti speciali dopo aver visto il suo lavoro per il documentario To the Moon and Beyond del 1964. Molti degli effetti erano basati sulle riprese e le animazioni di un documentario canadese del 1960 intitolato Universe. Trumbull ne ha proiettato alcune scene; l’ambientazione spaziale era ancor oggi più che credibile, tanto che Hanks non ha resistito alla battuta “Lo hanno fatto dei canadesi?”.
- I costumi da scimmia usati nella sequenza dell’Alba dell’uomo erano così realistici che in molti, anche tra gli addetti ai lavori, erano convinti che si trattasse di vere scimmie addestrate per la parte. Questo, secondo Trumbull, spiega perché il film non ricevette la nomination all’Oscar per i migliori costumi.
- Tutte le immagini che apparivano sui computer dell’anno 2001, erano in realtà film girati in 35mm che venivano proiettati al contrario sul retro di schermi altrimenti vuoti. Non esistevano computer di quel genere nel 1968.
-Per le immagini al computer delle parti che HAL dichiara come malfunzionanti, Trumbull costruì dei modelli a grandezza naturale che fotografò molte volte da varie direzioni.
-Le scene con gli astronauti all’esterno della Discovery vennero realizzate con degli stuntman appesi al soffitto e ripresi muovendo e ondeggiando la telecamera verso di loro.
- Dave Bowman doveva iniziare il suo viaggio psichedelico entrando con il suo modulo in una fessura presente su una delle lune di Giove. La scena non venne però realizzata.
- Alcune delle sequenze psichedeliche furono realizzate filmando dei murales attraverso una stretta fessura tagliata in un pannello di vetro. (Si tratta di una tecnica chiamata “slit-scan photography”; tra i link in fondo all’articolo ce ne è uno che spiega la trasformazione delle immagini proprio in 2001).
- Kubrick considerò diversi tipi di alieni prima di decidere che la cosa migliore era non mostrare nessun alieno nel film. Uno degli alieni considerati prevedeva un attore coperto da un costume “a macchie”, tipo quelle dei costumi da clown.
2 commenti
Aggiungi un commentoSalve!
Leggendo l\'articolo ho visto che in uno dei punti viene citato un \"probabile alieno\", cosa che finora non avevo mai sentito dire. Questa cosa è stata detta dal signor Trumbull?
Perché ho letto diverse cose su 2001 Odissea nello Spazio (compreso il libro scritto praticamente in parallelo) tra cui un articolo di Arthur C. Clarke (che, vorrei ricordare, ha scritto il film insieme a Kubrick ma nessuno lo cita mai.. senza contare che l\'intera idea del film è presa da un suo racconto) in cui specificava di non avere assolutamente intenzione di manifestare le entità aliene, cosa che (spoiler ahead) non fa neanche nei tre libri successivi.
Mi chiedevo dunque se ci fossero delle informazioni che ancora non avevo raccolto e se veramente Kubrick avesse davvero intenzione di fare questa modifica all\'idea originale.
Grazie!
Giulio
Salve!
Allora: per quanto riguarda Trumbull, l'articolo americano che raccontava la serata non citava, purtroppo, le sue parole specifiche, ma riassumeva i discorsi fatti sul dietro le quinte durante la lavorazione del film, discorsi appunto che volevano essere "inediti" o comunque su particolari meno conosciuti.
Non è poi tanto un "probabile alieno", quanto il fatto che Kubrick abbia preso in considerazione l'idea di mostrare un "qualcosa" cinematograficamente e che l'abbia scartata perché non avrebbe funzionato. Kubrick era un preciso e rigirava infinite volte le scene, e di sicuro considerava tutte le ipotesi.
Cosa voleva fare?
Sarebbe stato bello essere lì a fargli questa ottima domanda...
Su cosa fosse poi quel "qualcosa" penso che potremmo fare dibattiti e lunghi articoli, perché l'interpretazione sicura di 2001 non l'ha nessuno. Ci sono degli "alieni" dietro i monoliti? C'è qualcosa di divino? Sono degli "alieni" servitori di un divino?
Alla fine né Kubrick né Clarke hanno mai dato un'interpretazione definitiva.
So che Kubrick era interessato alla vita extraterrestre o almeno che questo gli aveva fatto scattare l'idea di fare un film di fantascienza. So che Clarke, di solito, ha sempre usato un sacco di alieni nei suoi romanzi, senza mostrarli mai direttamente (e quindi con maestria rendendo ancora più belli i suoi romanzi; Incontro con Rama, La città e le stelle...).
Anche se hanno scritto assieme la sceneggiatura, alla fine ha prevalso Kubrick nel film e Clarke nel romanzo (finito lievemente dopo e infatti ci sono delle differenze), dove la presenza aliena è ancora più marcata con il cimitero delle astronavi...
Giusta l'osservazione sul non aver citato Clarke. Non l'ho fatto non per dimenticanza, ma per non appesantire e anche perché l'incontro era sugli effetti speciali del film (quindi il rapporto Trumbull-Kubrick), inoltre citando 2001 automaticamente escono in fondo all'articolo i link che citano Clarke. In un altro articolo su 2001 che deve apparire prossimamente, però Clarke l'ho citato
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