Gli Ufi di Vittorio Catani

Sguardi sulla fantascienza e la società alla svolta del millennio.

Delos Books, collana Delos Atomi, 279 pagine, Euro 13,99

Fantascienza e scienza. Fantascienza e politica. Fantascienza e diritti umani. Fantascienza e sesso. Fantascienza e guerra. Fantascienza in Italia e fantascienza in Puglia. In una parola, la vita e la società umana visti attraverso la lente della science fi ction. Con questa raccolta di saggi, apparsi su quotidiani e riviste specializzate negli ultimi anni, Vittorio Catani, uno dei massimi esponenti del settore nel nostro paese, vincitore ben dieci volte del Premio Italia, dimostra come la fantascienza non sia una letteratura di svago, ma un modo per vedere il mondo. Una chiave di interpretazione che attraverso lo scrutare il futuro, l'osservare culture aliene, l'esplorare il tempo e lo spazio, permette di guardare più a fondo e con un punto di vista nuovo dentro e attorno a noi stessi. Con un'introduzione di Silvio Sosio.

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Vittorio Catani è certamente uno di quei personaggi che hanno fatto la storia della fantascienza in Italia. Ha pubblicato il suo primo racconto un anno e mezzo prima che io nascessi, su una rivista mitica come l'edizione italiana di Galaxy. Ha vinto la prima edizione del Premio Urania. Ha collaborato alle migliori esperienze del fandom - come quella di The Time Machine - e ha dato il suo contributo anche in prima persona con la fanzine THX 1138. Ha vinto ben dieci volte il Premio Italia nelle categorie articolo, saggio, racconto, romanzo. E lasciatemi dire che è in buona percentuale merito suo la qualità e il successo che la rivista Delos ha raggiunto negli ultimi anni.

Eppure conoscendolo non riesci a considerarlo uno di un'altra generazione. Sotto quel volto dai lineamenti un po' spigolosi e dai baffetti che lo fanno sembrare un gentiluomo d'altri tempi, c'è una personalità che è la dimostrazione vivente di come la fantascienza ci aiuti a rimanere sempre un po' ragazzi. In fondo chi non vorrebbe restare ragazzo per tutta la vita, ma godendo dei vantaggi dell'esperienza, della cultura che si accumula sono in decenni di studi e di interessi coltivati con passione e rigore? Be', Catani sembra esserci riuscito.

Con Vittorio Catani condivido vari interessi, uno dei quali è il tentativo di portare la fantascienza in mezzi ed espressioni di tipo diverso.

Fin dai primi tempi della mia partecipazione al "fandom" attivo, insieme a Luigi Pachì abbiamo esplorato le possibilità di espressione attraverso nuovi media che fino ad allora non erano stati utilizzati a fini fantascientifici: la radio e poi il computer, con le primissime fanzine da leggere su PC. Nei primi anni novanta abbiamo cominciato a dar vita a forum dedicate alla fantascienza su BBS, e alla fine siamo approdati alla rivista online, con il seguito che tutti conoscono.

Mentre noi al nord tentavamo queste strade tecnologiche, nel profondo sud Vittorio Catani e il suo socio "storico", Eugenio (detto Rocco) Ragone mettevano in piedi rappresentazioni teatrali e pubblicavano raccolte di racconti su cassetta come Voci dal domani.

Voci dal domani combinava con la fantascienza l'altra passione di Catani, quella per il teatro. I racconti infatti non erano soltanto "letti", come avviene negli attuali audiolibri diffusi soprattutto in USA e Inghilterra, ma recitati a più voci da veri attori, con tanto di effetti sonori. Alcuni brani di questo straordinario prodotto lo trasmettemmo anche noi nella nostra trasmissione radiofonica Delos fantascienza e dintorni, quando andava in onda su Radio Atlanta a Milano.

Devo dire che la memoria non mi aiuta nel citare titoli e date precise, perché quando Catani e Ragone sviluppavano questi interessanti progetti di fantascienza "sonora" e anche di fantascienza teatrale, con varie rappresentazioni, purtroppo internet - ormai riesco a usare solo quella per documentarmi - non c'era ancora; traccia di queste attività resta senza dubbio su molte fanzine o riviste dell'epoca, che ora sarebbe complicato reperire e scartabellare. Rimando quindi per i dettagli a un futuro articolo sull'argomento che eventualmente chiederò per Delos a Vittorio stesso...