La webzine PreviaTrek vi ha dedicato addirittura una rubrica, intitolata "Scempio": è la triste storia dei rapporti difficili tra la stampa italiana generalista e la fantascienza, in particolare Star Trek. Ne parlano poco, sui quotidiani, ma quando ne parlano finiscono sempre per fare orride figure.

Ultimo esempio la corrispondenza da Londra per il Corriere della Sera in occasione dell'apertura della mostra Star Trek: The Adventure. L'articolo, disponibile online all'indirizzo www.corriere.it/Primo Piano/Spettacoli/2002/12 Dicembre/16/startrek.shtml, comincia subito parlando di "klingoniani", di "startrekkismo", definito una "setta internazionale", e via discorrendo, compreso l'immancabile "Dottor Spock", ovvero il più famoso pediatra spaziale della storia. Anche dell'evento al centro dell'articolo non sembra esserci una gran comprensione, visto che lo si definisce "luna park spaziale" mentre è in realtà una mostra. Ma i colpi migliori sono quando si parla dei capitani che si sono seduti sulla poltrona del ponte di comando, ovvero Kirk, Picard e una tale Katherine Dougherty di cui fino ad oggi non avevamo avuto alcuna notizia, e dei non meno ignoti "effetti da centrifuga cosmica che causano gli attacchi dei Borg".

L'articolo riporta anche il link allo speciale dedicato dal Corriere a Star Trek, tempo fa. Se volete continuare a inorridire (o a ridere, a seconda dei gusti) basta cliccarci sopra.