E' il sogno di molti appassionati sia di astronomia che di fantascienza (spesso le due categorie si sovrappongono), più in generale forse è il sogno dell'uomo sin dall'inizio dei tempi, quello di dare uno sguardo dall'alto al nostro mondo. Finora è stato possibile solo agli astronauti ed i comuni cittadini hanno solo potuto vederne fotografie o filmati in tv. Adesso la catena di cinema IMAX ha messo a disposizione del pubblico un nuovo strumento per avere un'idea di quello che significa uscire dalla nostra atmosfera ed essere immersi nel vuoto del cosmo. Da qualche settimana è infatti approdato nelle sale IMAX sparse un po' il tutto il mondo il film Space Station 3-D, un viaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) girato con speciali macchine da presa ad alta definizione, in grado di riprodurre gli effetti di profondità di campo in modo molto realistico. Sono infatti bel lontani i tempi degli occhialini con una lente verde e una rossa: adesso i visori con lenti polarizzate rendono l'esperienza di vedere un film sull'enorme schermo dei cinema IMAX un'esperienza molto più coinvolgente. Il sistema di proiezione I-HD è in grado di riprodurre 48 fotogrammi al secondo, il doppio degli altri proiettori, e carica una pellicola 70 millimetri a 15 perforazioni sei volte più grande del normale normale formato delle pellicole distribuite nei cinema. Questo rende certamente la visione molto più nitida e definita e dunque più attraente questa nuova realizzazione. Nella versione originale la voce fuori campo che accompagna il pubblico nella cronaca della costruzione della stazione orbitante è quella di Tom Cruise, presto sugli schermi anche nel nuovo film di fantascienza di Steven Spielberg Minority Report, tratto da un racconto di Philip K. Dick. Space Station 3-D è in assoluto il primo film girato con tecnica tridimensionale che trasporta il publico ad una altezza di 350 Km dalla superficie terrestre. La messa in orbita della stazione è certamente la più ambiziosa e complessa sfida di ingegneria aereospaziale sin dalla spedizione del primo uomo sulla Luna. 16 nazioni, tra cui l'Italia, sono coinvolte a vario titolo nella costruzione di questo laboratorio permenente nello spazio dove si conducono sperimentazioni e si studiano anche gli effetti di lunghe esposizioni a gravità zero, passi necessari in vista della prima spedizione umana su Marte. Il progetto della stazione in se è andato subendo alterazioni e ridimensionamenti di vario genere e grado. Nata come idea di partenza in frontale concorrenza con la Russia, un tempo bollata come impero del male, vede adesso la partecipazione diretta dei sovietici come parte integrante nel progetto. Il film decolla con gli astronauti in partenza dal Kennedy Space Center in Florida e dal cosmodromo russo di Baikonur che effettuano poi un rendez-vous in orbita, dove è in costruzione la stazione e dove persone provenienti da varie parti del mondo lavorano insieme per un fine che, si spera, continuerà ad essere quello dell'intera umanità e non solo di qualche porzione della stessa. Sullo schermo compare anche il cosmonauta italiano Umberto Guidoni. Space Station 3-D è prodotto e diretto da Toni Myers, il direttore della fotografia è James Neihouse, anche astronauta, con tanto di training alle spalle per effettuare dal vivo le riprese necessarie. Il film è realizzato dalla Lockheed Martin Corporation in collaborazione con la NASA e, come abbiamo detto, è visibile nei cinema Imax sparsi in giro per il mondo. In Italia ne sono in costruzione diversi in varie regioni ed entro la fine dell'anno i primi dovrebbero aprire al pubblico. Nel frattempo coloro che non vedono l'ora di sperimentare il mal di spazio ne trovano già in funzione in paesi vicini come Austria, Svizzera, Francia, Spagna e Malta. Buon viaggio.