Fino a poco tempo fa l'emittente Syfy era diventata la casa dei finti fantasmi di Ghost Hunters e del wrestling, bellamente dimentica delle sue origini, quando si chiamava Scifi Channel. Ultimamente però sembra che qualcosa sia cambiato, a partire dall'ambiziosa serie Defiance (in arrivo in tv il 16 aprile negli Usa) per arrivare ai recenti upfronts di New York, ovvero la presentazione ufficiale dei prossimi progetti della rete. Se del programma generale parleremo in separata sede, due progetti hanno colpito molto l'attenzione dei media, perché rappresentano un ritorno alle origini di un'emittente che sembrava aver preso le distanze dal genere che le dava il nome.

Si tratta di due miniserie, ognuna composta di quattro episodi, basate su due romanzi di culto: il primo libro della saga Ringworld (1970) di Larry Niven e il romanzo di Arthur C. Clarke da noi intitolato Le guide del tramonto, in originale Childhood's end, datato 1953.

Per chi non lo sapesse, Ringworld è il primo romanzo di una saga che ha visto tre sequel e quattro prequel. Di fatto può gettare le basi per una serie tv molto più lunga e ricchissima di spunti narrativi. La storia comincia nel 2850: Luis Gridley Wu, duecento anni e in ottima forma, accetta di partecipare a una missione esplorativa verso una gigantesca struttura spaziale, la Ringworld del titolo, larga circa 1 milione 600 mila chilometri e con il diametro pari all'orbita terrestre. Ma l'astronave precipita e i membri del team si ritrovano soli in un ambiente sconosciuto e misterioso.

L'adattamento televisivo è stato affidato a Michael R. Perry, già produttore e sceneggiatore delle serie di culto Millennium e La zona morta, nonché la recente e sfortunata The River e il film Paranormal Activity 2.

Childhood's End o Le guide del tramonto, racconta invece di una sorta di invasione aliena pacifica, che porta pace e prosperità sul nostro pianeta. Gli Overlords, come vengono chiamati gli alieni, fermano tutte le guerre, creano un governo mondiale e una nuova vita quasi utopica, senza mostrarsi al mondo se non molto tempo dopo, quando porteranno l'umanità a un nuovo livello di evoluzione.

Alla guida della produzione di entrambe le miniserie c'è Michael De Luca, che vanta un curriculum variopinto: da Ghostrider a Priest passando per The Social Network.

Non ci sono ancora date certe e le produzioni devono ancora cominciare, ma da quando visto, sembra che per Syfy possa arrivare un nuovo rinascimento.