Se si pensa agli X-Men sul grande schermo, la prima figura che ci salta subito in mente è naturalmente il Wolverine di Hugh Jackman, vero manifesto della presenza mutante cinematografica. Singolare è che, per il regista Bryan Singer, Jackman non sia stata proprio la prima scelta, anzi si può dire nemmeno una scelta contemplata. Dobbiamo ringraziare Russell Crowe per quella che in effetti sarebbe diventata, a breve, un'interpretazione da manuale dell'artigliato canadese.

Dopo il successo di Il Gladiatore, Singer contattò proprio Crowe come soggetto ideale da mutare in Wolverine, ma l'attore non rimase entusiasta della parte offertagli. In una recente intervista con una radio australiana, Jackman ha dichiarato che Crowe fece il suo nome a Bryan Singer dicendogli di concedergli un provino perché, seppur non troppo conosciuto, era un attore decisamente dotato di cui stava seguendo con interesse la carriera.

Crowe aggiunse che vedeva Jackman perfetto per calarsi nel ruolo del feroce mutante, soprattutto a causa della sicurezza e della confidenza espressa da questo sul set. La raccomandazione di Crowe fece pendere da subito l'ago della bilancia nei confronti di Hugh Jackman che da allora taglia a fette con gusto mutanti malvagi senza averne ancora avuto abbastanza. Rimane il dubbio però se Crowe non avrebbe saputo fare di meglio.

I due attori compariranno insieme per la prima volta nel film Les Miserables, in uscita in Italia a fine gennaio.