Terra Nova sta per raggiungere il suo finale. Di cosa, vi chiederete voi, di stagione o di serie? La domanda sta rimbalzando un po' dovunque in rete e non. Se si guardano i puri dati di ascolto non si hanno indicazioni precise né molto confortanti: una media di 7,8 milioni di spettatori durante gli undici episodi finora andati in onda e 2,6 punti di rating nella fascia dei 18-49 anni (con un picco verso il basso durante l'ultimo episodio), l'unica interessante per le emittenti Usa, che unicamente su questi numeri decidono il futuro delle loro serie, malgrado un minimo di considerazione viene data anche alle visioni in differita, anche se, va ricordato, gli spettatori non vedono gli spot in quel frangente e sono proprio le pubblicità a ripagare i costi di produzione.

Mentre voci di corridoio parlano di un trasloco dall'Australia, dove è stato ricreato l'intero mondo di Terra Nova, verso lidi più economici, i due produttori esecutivi Renè Echevvaria e Brannon Braga hanno discusso con Hollywood Reporter dei rumor, delle chance di una seconda stagione e del gran finale.

Riguardo l'ultimo episodio, Echevarria dice: "È più grande del pilot, è una grande produzione e ha una storia grande tanto quanto quella del pilot". Ma ci sarà una chiusura definitiva o vedremo dei cliffhanger che hanno bisogno di una stagione due per essere risolti? "Alcune porte verrano chiuse e altre verranno aperte. Non lo chiamerei un cliffhanger in tutto per tutto, ma ci saranno nuovi ed allettanti eventi" e conclude con una sonora risata.

Dal canto suo Braga risponde: "Abbiamo promesso a noi stessi e al pubblico che avrebbero avuto una storia completa questa stagione e daremo loro una storia completa. Detto questo verranno scoperti nuovi misteri e nuovi aspetti di Terra Nova".

Cosa hanno sentito loro riguardo alle chance di una stagione due? Echevarria: "Siamo cautamente ottimisti, aspettiamo buone notizie ogni giorno che passa. Ci sono molti fattori in gioco e molte cose prese in considerazione dall'emittente. Sappiamo che alla Fox ci sono molte persone che amano il nostro telefilm e uno zoccolo duro di spettatori a cui piace quello che facciamo. Speriamo di ricevere presto buone notizie". E Braga aggiunge: "Prima è, meglio è".

Parlando delle voci che vedono uno spostamento alle Hawaii per abbassare i costi di produzione e potersi permettere una seconda stagione, Echevarria dice: "Non so da dove arrivino queste speculazioni, non c'è niente di fondato. Semmai sarebbe più costoso. L'Australia è molto aggressiva nell'abbattere le tasse e le strutture che abbiamo nel Queensland sono di prima classe". E Braga spiega: "Abbiamo costruito un'intera città lì, che andrebbe ricostruita. Sarebbe una mossa enorme". Echevarria conclude: "Abbiamo investito in Australia ed è lì che rimarremo".

Senza contare che "abbiamo ammortizzato i costi dei set nell'arco dei tredici episodi, ora sono del tutto ripagati. In questo modo, possiamo riutilizzare il budget visivamente, cioè con cose che si vedono in scena, o assorbirli per gli inevitabili aumenti dei costi, come ad esempio gli aumenti annuali degli stipendi degli attori. Siamo in grado di gestire i costi, avendo ammortizzato quelli precedenti. Sono sicuro che è un fattore importante".

Anche la notizia che un personaggio principale farà una brutta fine non è legata al budget. In realtà, secondo Braga "non stiamo cercando di tagliare i costi in questa fase". Echevarria spiega: "Hai sentito molto spesso è un telefilm molto costoso. Non è in effetti un telefilm economico, ma non è nemmeno lontanamente uno dei più costosi presenti in televisione".

Braga prosegue spiegando: "È un telefilm costoso per una serie al primo anno. Siamo sempre stati all'interno dei costi preventivati. La stagione uno non è stata la scheggia impazzita di cui si è tanto parlato, siamo stati in grado di rimanere all'interno dei parametri di budget preventivati. Le spese del pilot sono note, ma il resto del telefilm è sempre stato nei tempi e nei costi previsti".

Infatti secondo Braga, non è il budget il problema: "Nessuna delle conversazioni a proposito del rinnovo avute finora ha avuto a che fare con i soldi. È tutto legato alla creatività. Quando dico che non riguarda i soldi, ma i rating, non è come se avessero detto Ehi se riesci a farlo in modo economico, parliamone".

Echevvaria parla dei piani per la stagione due: "Non abbiamo ancora un piano completo, ma abbiamo presentato uno spunto narrativo per la stagione due al network e questo fa parte del processo decisionale per gli executive. È stata una conversazione creativa e aperta, ma hanno i loro pensieri e noi vogliamo andare lì e lavorarci sopra per ottenere una grande stagione due. Hanno ascoltato le nostre idee e ci sono cose che sono piaciute e altre meno. È l'inizio di una conversazione".

Anche il fatto che non si sia più visto il 2149 è facilmente spiegato. "Abbiamo investito nella costruzione della colonia, ma non c'era modo di tenere aperti due set così grandi contemporaneamente. Ora che ci siamo assestati, possiamo pensare a un ritorno al futuro."

Infine, riguardo a cosa sta lavorando Lucas nella storia e cosa è accaduto alla sua famiglia con Taylor, Echevarria dice: "L'intera tragedia raggiungerà il suo apice e i due andranno mano nella mano (in italiano nel testo, NdR). Scopriremo cosa lo ha reso così arrabbiato, perché odia così tanto suo padre e perché ha deciso che ciò che sta facendo lo umilierà e lo abbatterà, anche se non è così semplice come crede. È molto peggio di così in effetti. Nella stagione due, avremo modo di raccontare cosa è accaduto in quei 118 giorni in cui Taylor è stato da solo a Terra Nova e come tutto questo si colleghi alla sua storia personale. Avevamo già in mente di realizzare questo flashback quest'anno, lo realizzermo con la stagione due".

Presto scopriremo se davvero gli abitanti di Terra Nova vedranno l'alba di una nuova stagione.