La scienza diventa ancora protagonista. In epoca di tagli selvaggi alla ricerca e tunnel immaginari di settecento e rotti chilometri, è più forte che mai la necessità di manifestazioni che portino al grande pubblico i risultati e i "sogni" della scienza. Per fortuna nel nostro paese le iniziative in tal senso non mancano, pur nelle difficoltà economiche del periodo; una delle più importanti è sicuramente il Festival della Scienza di Genova, diventato ormai un punto di riferimento a livello internazionale nel campo delle manifestazioni divulgative. La nona edizione si svolgerà dal 21 ottobre al 2 novembre prossimi, e come sempre sarà ricca di spunti e di idee.

Ogni edizione del Festival si sviluppa intorno a un tema principale, e poiché siamo nell'ambito della celebrazione dei centocinquant'anni dell'unità d'Italia, il tema non poteva che essere questo: 150 e oltre. Un modo per sottolineare come il processo di unificazione del paese sia passato anche attraverso il pensiero scientifico. Anzi, la comunità scientifica ha in realtà anticipato il processo di unificazione, attraverso le associazioni di scienziati che si riunivano periodicamente in varie città della penisola ben prima del 1861, e che già si definivano "italiani". Un lavoro, quello dei ricercatori dell'epoca, che attraverso un ponte ideale ma ben più solido del tunnel gelminiano, si collega al difficile lavoro dei ricercatori odierni, molto spesso costretti a emigrare altrove per raggiungere risultati degni di nota ma che, di tanto in tanto, anche dal nostro suolo assestano qualche zampata importante.

Il tema si sviluppa attraverso gli usuali strumenti delle conferenze, delle mostre, dei laboratori, degli spettacoli e degli eventi speciali. Le conferenze, che sono il piatto forte del Festival, sono numerosissime e, partendo dal riepilogo dei risultati scientifici raggiunti in Italia nell'ultimo secolo e mezzo, arrivano a spaziare su praticamente tutti i campi della ricerca scientifica avanzata, dalla fisica e astronomia alle neuroscienze, dalle tecnologie dell'informazione a quelle dell'energia, dell'alimentazione e dell'ambiente, dalla medicina alla genetica. Per arrivare poi a settori di frontiera come la biorobotica e l'intelligenza delle reti e dei social network, e toccare i temi dell'etica della ricerca e del rapporto tra la scienza con la letteratura e la musica. Tra viaggi nel futuro e proiezioni nel passato, a dimostrazione del filo logico che unisce il passato con il presente e il futuro. Di interesse per gli appassionati il filo conduttore Scienza oltre la fantascienza, che raccoglie una serie di conferenze e incontri centrati sul rapporto tra intelligenza umana e intelligenza robotica.

Le mostre tematiche sono in buona parte incentrate sulla storia della ricerca scientifica nel periodo unitario, ma non mancano curiosità come Astrofisica 2161: Ritorno al futuro, un percorso multimediale che illustra a ritroso il cammino dal futuro probabile e possibile, alle intuizioni del passato (che poi è anche il nostro presente) che potrebbero dargli origine. I laboratori sono, come sempre, dedicati a illustrare le influenze pratiche della scienza sulla nostra vita quotidiana, con applicazione pratiche e giochi dedicati ai più giovani, con cui tutti possono cimentarsi per una volta con l'esperienza della ricerca scientifica.

E per dimostrare che scienza non fa necessariamente rima con noia, la sezione degli spettacoli offre una serie di spettacoli teatrali in cui musica, recitazione, danza e giochi circensi si fondono con riflessioni sulla natura dello spaziotempo e sulle leggi della fisica e della chimica. il Festival si confronterà poi direttamente con la fantascienza cinematografica: saranno infatti proiettati Strange Days, ambizioso e adrenalinico film del 1995 firmato da Kathryn Bigelow, e l'ormai storico Avatar, kolossal di James Cameron (ex marito della Bigelow). Le proiezioni saranno precedute e seguite da interventi in cui verranno analizzati i temi scientifici alla base dei film: le tecnologie di neuroimaging dello Squid, il dispositivo che nel film della Bigelow permette la visione nel cervello delle memorie altrui; l'astronomia, l'ecologia e le risorse energetiche (il famoso unobtanium) che stanno alla base di Avatar.

Ci saranno poi gli eventi speciali come, ad esempio, l'osservazione di Giove attraverso gli strumenti dell'Osservatorio Astronomico del Righi, mentre gli eventi ospiti saranno collegati ad altre ricorrenze come l'Anno Internazionale della Chimica e il centenario del raggiungimento del Polo Sud da parte della spedizione del norvegese Amundsen e dell'inglese Scott. Il paese ospite di questa edizione sono gli Stati Uniti d'America e questo fornisce la possibilità di festeggiare un altro anniversario, vale a dire i centocinquant'anni della fondazione del mitico MIT, il Massachusets Institute of Technology, uno degli istituti di ricerca più avanzati al mondo, che sarà rappresentato da un folto numero dei suoi migliori ricercatori guidati dal provost, cioé il vice presidente dell'Istituto, Rafael Reif.

Tantissimi gli ospiti di fama internazionale, a cominciare dal fisico e divulgatore britannico Roger Penrose, autore di importanti contributi nel campo della fisica delle particelle, della cosmologia (è stato il primo a dare una definizione completa dell'orizzonte degli eventi di un buco nero, e ha costruito il Diagramma di Penrose), e ultimamente nella costruzione di una relazione tra fisica quantistica e funzionamento del cervello. Penrose terrà una conferenza in cui illustrerà i modelli di formazione e sviluppo dell'universo alla luce delle ipotesi più recenti, frutto del lavoro suo e di Stephen Hawking, con cui ha spesso collaborato. E poi Margherita Hack, Telmo Pievani, Gustavo ZagrebelskyDario Fo, l'astro nascente della fisica Stephen Hsu, il saggista russo Evgeny Morozov e tantissimi altri.

Tutto ciò concentrato in tredici giorni, e a prezzi modici, per rendere l'accesso al Festival veramente alla portata di tutti. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare anche online direttamente dal sito ufficiale, www.festivalscienza.it, da cui è possibile consultare il programma dettagliato. Per chi poi non potesse recarsi a Genova in quei giorni, c'è l'iniziativa www.festivalscienzalive.it, sito attraverso cui è possibile seguire in streaming gli eventi e le conferenze più importanti nonché accedere a contributi esclusivi e interviste ai protagonisti. Insomma, la scienza ha contato nel passato e conterà anche nel futuro, a dispetto di un presente non proprio roseo.