È indubbiamente una delle migliori produzioni "amatoriali" create sull'universo di Star Wars, ed è una produzione italiana. Le virgolette sono d'obbligo, perché se è vero che l'amatorialità è obbligatoria - pena il ritiro del permesso della LucasFilm di utilizzare i suoi personaggi e le sue ambientazioni - è anche vero che la qualità di questo film è testimone di un lavoro assolutamente professionale.

Parliamo di Dark Resurrection e in particolare della sua ultima incarnazione, il Volume 0, diretto da Angelo Licata, che verrà proiettato in anteprima a Sanremo, al famoso Teatro Ariston (quello del Festival), proprio questa sera.

Un evento speciale, dedicato a tutti gli appassionati della saga creata da George Lucas, che sarà presentato da tre volti di Dark Resurrection molto noti al pubblico: Isabella Tabarini e Sergio Muñiz,  protagonisti del primo capitolo, e Nina Senicar, presente nel Vol.0 nei panni di guardiana del tempio di Eron. Nel cast  figurano altri nomi noti del mondo dello spettacolo: Daniel McVicar e il regista Fausto Brizzi hanno infatti partecipato al progetto a titolo gratuito, come il resto dello staff, sia artistico che tecnico.

 

Ad animare il palcoscenico del prestigioso teatro anche le divisioni italiane di due dei più rinomati gruppi di costuming ispirati a Star Wars: la 501st Italica Garrison e la Rebel Legion Italian Base.

 

Il Volume 0, prequel agli eventi dell’originale Dark Resurrection, pone le basi per il già annunciato Volume 2 ed è stato realizzato grazie alle donazioni di oltre 400 produttori associati da tutto il mondo, gestite dall’associazione no-profit Riviera Film.

Al centro delle vicende il passato del Maestro Sorran. Lo jedi decaduto è ossessionato dalla ricerca di  un’antica civiltà che, secondo la leggenda, custodisce il segreto dell’immortalità. Sarà il ritrovamento della Resurrection, la loro nave stellare più potente, a portare Sorran alla scoperta dell’origine del lato oscuro.

 

Per accreditarsi alla serata, il cui ingresso sarà gratuito, è necessario compilare l’apposito form presente sull’homepage del sito www.darkresurrection.com.