Se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo quale sarebbe il periodo storico che vi piacerebbe visitare? Il protagonista di INRI non ha dubbi: per lui la crocefissione di Gesù Cristo è l'evento storico più significativo di tutti i tempi. La destinazione del suo cronoviaggio sarà la Palestina del primo secolo dopo Cristo. Autore eclettico e anticonformista, Micheal Moorcock ha profondamente influenzato la fantascienza e il fantasy, operando al di fuori degli schemi sia come scrittore che come editore.

Il romanzo proposto sul numero 102 di Urania Collezione è una delle sue prime opere, e anche una delle più dissacranti: il modo con cui Moorcock ha affrontato un tema scottante come quello delle origini del cristianesimo ha infatti scatenato roventi polemiche in passato.

L’autore. Michael Moorcock è nato a Londra nel 1939. Considerato uno dei massimi autori inglesi di sf e fantasy (genere cui ha dato la celebre saga Elric di Melniboné), è stato anche il direttore della rivista New Worlds e il fondatore della New Wave britannica. Tra le sue opere più celebri, il ciclo Jerry Cornelius (iniziato con Programma finale, 1969, da cui è stato tratto il film Alfa Omega il principio della fine di Robert Fuest) e il ciclo Campione eterno. A quest’ultima sequenza si possono ricondurre tanto I.N.R.I. (che ne segna l’esordio nel 1966), quanto i successivi Il corridoio nero e Il veliero dei ghiacci.

La quarta di copertina. Quando un uomo dei nostri tempi, intrappolato sul Golgota, urla la frase inglese "It’s a lie! It’s a lie! Let me down!" (“È falso, è falso, fatemi scendere!”), è comprensibile che i testimoni la interpretino come una distorsione dell’aramaico: "Eloi, Eloi, Lama Sabachthani". Per sapere come si sia potuti arrivare a quell’urlo, tuttavia, dovremo sbarcare in Palestina nel 28 d.C. insieme a Karl Glogauer, incontrare la setta degli Esseni e, poco dopo, niente meno che la Sacra Famiglia. Ma non è che l’inizio: poche volte la fantascienza ha prodotto un libro tanto radicale ed estremo, vincitore, nella sua versione apparsa su rivista, del premio Nebula 1967.

Michael Moorcock, INRI (Behold the man, 1966) traduzione di Teobaldo del Tanaro, Mondadori, collana Urania Collezione 102, pagg. 188, euro 5,50