Il Science Fiction Museum and Hall of Fame di Seattle è un’istituzione unica nel suo genere. Nata per diffondere le idee più visionarie della fantascienza, è una fucina di iniziative fra letteratura e arti visive. Nei suoi sei anni di vita ha accolto oltre quattro milioni di visitatori nei locali delle mostre permanenti come Fantastic Voyages (otto percorsi tematici nello spazio fra celebri navi spaziali, collezioni di armi non ancora inventate ma viste nei più noti film fantascientifici, ambienti fantastici prelevati dai capolavori della letteratura di genere e tanto altro) o Homeworld, sezione all’interno della quale è presente fra l’altro la Science Fiction Hall of Fame, galleria dei giganti del genere che cresce di anno in anno con nuovi ingressi. Proprio il 27 giugno – con cerimonia in pompa magna –  si aggiungeranno alla grande famiglia Octavia Butler, Richard Matheson, Douglas Trumbull e Roger Zelazny.

Fra le altre iniziative sostenute dal Science Fiction Museum, è giunta alla sesta edizione il SF+F Short Film Festival, concorso dedicato a giovani filmmaker in ambito fantascientifico e fantastico. In questo momento si stanno raccogliendo le candidature per l’edizione 2011. Può partecipare chiunque, basta inviare un filmato di durata inferiore ai quindici minuti, che sia ovviamente originale e girato non prima del 2006. È ammesso qualsiasi genere, come si legge dagli esempi citati nel regolamento: storie futuristiche, avventure spaziali, speculazione tecnologica, esperimenti sociali, utopia e distopia. Cinque i premi: oltre ai primi tre piazzamenti, è previsto un riconoscimento per i migliori effetti speciali e il premio del pubblico.

In occasione dunque dell’apertura della fase preliminare dell’edizione 2011, ne approfittiamo per proporre il vincitore dell’edizione 2010. Si tratta di The Control Master dell’inglese Run Wrake (fra le Risorse in rete c’è il suo sito, per chi fosse interessato ad approfondire). Sei minuti e mezzo di filmato digitale, realizzato interamente con tecnologia Flash, in cui si racconta la storia di Dorothy Gayne, biondona anni ’50 che protegge i concittadini della pacifica Halftone City, USA, dai cattivi e soprattutto dallo scienziato pazzo Doctor Moire. Il video è un patchwork surreale e vintage, in cui si prende in prestito e si cita da molteplici fonti, il tutto montato con ritmo e gusto del paradosso. Buona visione.