Nel gennaio del 1927 uscì nelle sale il film più grandioso di tutti i tempi: 210 minuti, 620.000 metri di girato, impiegate 36.000 comparse e 50 automobili, tecniche di ripresa e scenografie strabilianti, 19 mesi di lavorazione, per un costo complessivo di 50 milioni di marchi dell’epoca.

Al botteghino fu un flop clamoroso. Dopo soli due mesi l’UFA (Universum Film AG), la casa di produzione tedesca, fu costretta alla bancarotta e acquistata da Alfred Hugenberg, simpatizzante nazista, che in seguito aiutò a farne macchina propagandistica. Ebbe però il merito di credere in Metropolis e, otto mesi dopo la disastrosa première, fece uscire nelle sale una seconda versione del film di Fritz Lang, tagliata di oltre 30 minuti, riscuotendo il successo che ha ispirato la fantascienza cinematografica di tutto il ‘900 e oltre.

Da allora si sono susseguite diverse versioni del film. Quella riconosciuta come più attendibile è quella da 147’, restaurata nel 1984 da Enno Patalas per la Cineteca di Monaco. Una versione ufficiale da 123 minuti è stata curata e digitalizzata nel 2002 dalla Fondazione Murnau, accorciata a 115' per quella comunemente reperibile su DVD.

Questo fino all’anno scorso in Argentina, il 2 luglio 2008, data del ritrovamento del 95% del materiale creduto perduto durante la seconda guerra mondiale, sotto gli stessi bombardamenti alleati che hanno distrutto sceneggiature, modellini e il robot Maria, protagonista androide del film.

Fritz Lang
Fritz Lang
La Fondazione Friedrich Wilhelm Murnau si è di nuovo impegnata al montaggio della versione finale di Metropolis insieme alla ZDF (televisione pubblica tedesca), alla Gallic-German Cultural Web Arte e alla Deutsche Kinemathek (fondazione che dal 1963 ha archiviato per i posteri più di 13.000 opere cinematografiche).

Il director’s cut sarà presentato al 60° Festival di Berlino, nella versione più vicina a quella pensata da Fritz Lang e scritta da sua moglie Thea Von Harbou.

La proiezione sarà accompagnata dalla colonna sonora originale di Gottfried Huppertz, eseguita dal vivo dalla Rundfunk Sinfonieorchester di Berlino.

Annunciando la proiezione, il direttore della Berlinale Dieter Kosslick spiega che "nessun altro film tedesco ha ispirato e influenzato la storia del cinema tedesco come Metropolis. Siamo onorati di poter presentare la versione originale proprio nel 60° anniversario della kermesse".

Su internet inizia già a circolare voce dell’edizione in Blu-ray di circa 180’, disponibile, dopo la proiezione, nei primi mesi del 2010. L’augurio è che sia quella definitiva e che gli ultimi ritrovamenti di pellicola non scatenino una produzione home-video in stile Blade Runner.