Urania Collezione ci ripropone un romanzo che ha segnato una svolta nella fantascienza, per la prima volta si parla di amore e di sesso tra umani e alieni. Proveniente da una Terra sottomessa e oppressa da un governo teocratico, dove ogni deviazione alle rigide norme viene punita severamente, il linguista Hal Yarrow si trova in missione sul pianeta Ozagen. Nonostante venga controllato strettamente anche su Ozagen, mentre esplora i resti di una città in rovina incontra Jeanette, una lalitha solo in parte umana ma di una bellezza sconvolgente, e se ne innamora perdutamente. Hal, consapevole della terribile trasgressione e della certa punizione che lo aspetta trova nella Lalitha quella umanità che tra i suoi simili pare non esista più, condizionati come sono da regole assurdamente rigide e sessuofobiche. Il rapporto tra i due oscilla tra la passione e le incomprensioni che inevitabilmente suscitano due culture e due mentalità diverse, fino alla alla rivelazione finale. Il romanzo è già stato pubblicato nel 1966 col titolo Un amore a Siddo, SFBC N. 53, tradotto da Gianni Fabrizi e nel 1991 come Gli amanti di Siddo Cosmo n. 119 traduzione di Riccardo Valla.

Philip Jose Farmer nasce nel 1918 a North Terre Haute nell’Indiana da una famiglia di ceto medio-alto di origini variegate, tra i suoi antenati paterni ci sono scozzesi, tedeschi, cherokee e inglesi, mentre da parte di madre olandesi e irlandesi. L’educazione rigidamente puritana e moralista lo porta a dare sfogo alle sue fantasie con la lettura di storie avventurose e fantastiche. Inizia a scrivere ben presto ma i suoi lavori vengono respinti dalle riviste specializzate, forse perché ritenuti inadatti ai loro lettori.

Dopo una parentesi di alcuni anni e dopo il matrimonio ricomincia a scrivere e nel 1952 viene pubblicata su Starling Stories la prima versione del suo racconto The Lovers. Samuel Mines, direttore della rivista, annunciò la pubblicazione del racconto con queste parole “ È una storia che vorremmo presentare con trombe e fanfare: eventualmente anche con una sfilata” e il riscontro avuto dal pubblico dimostrò che il suo entusiasmo era ben fondato, tanto più che con questo romanzo nel 1953 Farmer vinse la prima edizione del premio Hugo come ‘scrittore più promettente’.

Dopo alterne vicende economiche e un periodo di stasi nel 1957 riprende a scrivere a tempo pieno, pubblica diversi cicli vincendo infine nel 1972 l’Hugo per To Your Scattered Bodies Go (Il fiume della vita, 1971, Cosmo n. 8 Ed. Nord) che inizierà il Ciclo del fiume (Riverworld) composto di sei romanzi. Qui Farmer affronta uno dei temi che gli saranno più cari, quello religioso. Gli esseri umani dopo la morte rivivono su un pianeta percorso da un lungo fiume, per opera di una razza aliena, forse di dei; la loro rinascita è frutto di una azione meccanica oppure è la loro anima che viene trasferita in nuovi corpi? Il discorso religioso viene anche affrontato nel Ciclo dei fabbricanti di universi, dove la Terra e gli esseri umani sono stati creati da semidei alieni.

Il tema sessuale invece, nonostante Farmer sia stato indicato come un autore molto spregiudicato, viene trattato con molta delicatezza come in questo The Lovers dove più che al sesso si guarda al sentimento e alla psicologia dei personaggi. Ciò non toglie che Farmer scrisse alcuni romanzi dichiaratamente porno. Farmer scrisse anche sotto pseudonimo e come Kilgore Trout firmò Venus on the Half-Shell (Venere sulla conchiglia, 1976, Urania 693) prendendo a prestito col consenso di Vonnegut il nome di un suo personaggio, lo scrittore di fantascienza che appare in alcuni suoi romanzi, come Mattatoio n. 5 o La colazione dei campioni.

Nonostante il libro abbia avuto un grande successo l’essere stato indicato come l’autore sotto psudonimo dalla stampa e dalle critica a quanto si dice irritò alquanto Vonnegut. Ricordiamo infine che nel 1968 Farme vinse l’Hugo per il racconto Rider of the Purple Wage (Il salario purpureo in I premi Hugo 1955-1975, Grandi opere Nord n. 4, 1978).

Gi amanti di Siddo (The Lovers, 1952) di Philip J. Farmer, Urania Collezione n. 063 euro 4,90, pagg 251