Se ne parlava già da tempo come di una possibilità concreta, ma fino a oggi erano mancate conferme e dettagli tali da far pensare che avremmo davvero visto la nuova ramificazione del mondo di Stargate.

Invece, è stato Brad Wright, uno degli autori di Atlantis, a raccontare al sito Gateworld come si svilupperà questa nuova serie, che si chiamerà Stargate Universe.

"La SG-1 partiva da una base sulla terra, Atlantis era ambientata in un'altra galassia, ma rimaneva comunque ancorata a un base fissa" racconta Wright. "Universe invece sarà ambientata su una astronave originalmente costruita dagli antichi, per un esperimento messo in moto milioni di anni fa ma di cui non videro mai il risultato, probabilmente" dice Wright, "perché erano già troppo impegnati nei preparativi per l'ascensione."

Il concetto si basa su due astronavi, una automatica costruita per distribuire gli stargate nell'universo, e un'altra che l'avrebbe seguita per effettuare le esplorazioni. Questa seconda nave può essere raggiunta con gli stargate: se sette simboli servivano a viaggiare nella galassia e l'ottavo a spostarsi tra galassie diverse, scopriremo che il nono simbolo può portare su questa nave, dove avverrà lo sbarco di un'equipaggio umano che la rimetterà in moto.

Brad Wright
Brad Wright
Potrebbe essere necessaria una certa attesa prima che la serie venga realizzata.

Lo sciopero degli sceneggiatori non ha influito sul team canadese, ma sui piani dell'emittente Sci Fi Channel invece sì, motivo per cui ci vorrà del tempo prima di rimettersi in moto.

Inoltre, secondo Wright, sarebbe meglio aspettare che Atlantis abbia finito il suo corso prima di lanciare una nuova serie.

Sci Fi Channel è definitivamente interessata alla serie, ma Wright ci ha tenuto a precisare che Universe richiederà un investimento notevole.

"Abbiamo scritto una serie ambiziosa e costosa, che non può essere risolta con scorciatoie economiche. Abbiamo dimostrato che il nostro lavoro funziona, per cui vorremmo avere il budget necessario per realizzare al meglio la serie. Altrimenti", conclude, "preferisco non realizzarla che farla male."

L'idea è ambiziosa, ora non resta di scoprire quale sarà il futuro di Stargate Universe.