Stringere tra le mani il primo libro di una nuova collana dedicata al fantastico nelle diverse forme della fantascienza, dell'horror e del fantasy, specialmente se dedicata agli autori italiani, provoca sempre una certa emozione.

I sei racconti contenuti in Revenant sono opera di Giovanni De Matteo, un autore giovane a cui non mancano certo idee e stile.

Il primo racconto, Cassandra, è ambientato in una tentacolare megalopoli con lo stesso nome della sfortunata sacerdotessa troiana, dove il protagonista si muove tra pericoli e ricordi, sullo sfondo di una lotta sotterranea per il controllo della città

In questo mondo ipertecnologico e presumibilmente pieno di microspie pronte a carpire ogni minimo segreto i sistemi per scambiarsi informazioni assumono un'importanza vitale, e possono assumere forme davvero particolari.

Nella zona si basa su un'idea classica della fantascienza, l'esistenza di un'area dove le leggi fisiche sono modificate, in questo caso in un modo talmente spinto da arrivare a inversioni localizzate dell'entropia.

Ma anche in questa terra di nessuno, dove i morti ritornano a una strana specie di vita e i vivi li braccano senza pietà o li cercano per ritrovare un frammento di passato, l'amore è una forza potente.

Il terzo racconto, Io vivo per Su Li-Zhen, narra la ricerca di uno strano prodotto dell'ingegneria genetica, creato per cercare, tra milioni di altre persone, una donna con la quale condivide parte del corredo genetico.

Ben presto ci si rende conto che il vero mistero non sta nella ricerca, ma in cosa succederà dopo il Numero 7 avrà trovato Su Li-Zhen.

Red dust lascia le immense e claustrofobiche megalopoli terrestri per portarci su Marte, dove infuria la Jihad contro le grandi corporazioni che hanno esteso il loro controllo sul sistema solare.

Un racconto vigoroso, sospeso tra un'amara realtà e le visioni oniriche del protagonista.

Cuore di tenebra è la rivisitazione, in chiave cyberpunk, del mito di Lucifero, l'angelo ribelle cacciato dal regno dei cieli.

Questo genere di storie non mi ha mai appassionato particolarmente, e anche in questo caso il racconto mi ha lasciato abbastanza indifferente.

La ricerca dell'immortalità è il tema dell'ultimo racconto, L'albero e le stelle, vicenda che si dipana tra la Cuzco del 1585, dove Lord Kelvin-Lovelace, lasciata la natia Cornovaglia, è alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza, la Baltimora del 2007, dove lo scienziato Max Webber è sul punto di fare un'importante scoperta scientifica, e il lontano 2429, nell'orbita e poi sul quarto pianeta di Zeta Reticuli.

Idee e stile, dicevamo, formano un binomio vincente che De Matteo padroneggia in modo accorto, costruendo storie solide, impreziosite da un uso preciso, quasi maniacale delle parole.

I racconti di questa antologia non sono da leggere distrattamente, De Matteo non descrive sempre tutto, e un certo impegno da parte del lettore è necessario.

In cambio si avrà il piacere di veder procedere la vicenda in modo rigoroso eppure scorrevole, sino alla naturale conclusione, non necessariamente un "lieto fine", ma comunque quella adatta alla storia, anzi spesso l'unica possibile.

Una fantascienza di idee, dunque, evocativa ma con una forte connotazione tecnologica, presente anche quando vengono trattati temi religiosi, una tecnologia mai invadente, che permea i racconti con una naturalezza notevole.

Il volume comprende una recensione di Vittorio Catani, interessante e acuto come sempre, e un approfondimento di Sandro Battisti e Marco Milani dedicato al Connettivismo, un movimento dal sapore Vanvogtiano nato sfruttando le possibilità offerte da internet.

Ottima la parte grafica, la copertina  e le illustrazioni interne sono opera di sette diversi disegnatori, ciascuno con il suo stile, la copertina è plastificata e stampata in offset.

In definitiva questa antologia è un notevole biglietto da visita di un autore di cui sentiremo sicuramente ancora parlare.

Nato nel 1981 a Policoro, in provincia di Matera, Giovanni De Matteo è un ingegnere elettronico con la passione per la fantascienza e il fantastico in genere, anche se le sue letture spaziano anche in altri settori del vasto mare letterario.

Autore di diversi racconti e vincitore dell’edizione 2005 del prestigioso premio Robot debutta sulla carta stampata con Revenant.

Estensore, insieme agli amici Sandro Battisti e Marco Milani, del Manifesto del Connettivismo, con loro ha fondato nel 2005 Next, una pubblicazione trimestrale che si pone come organo di stampa di un interessante esperimento d'avanguardia.