Il prossimo 19 luglio andranno in onda i primi episodi della terza stagione di Star Trek: Strange New Worlds, per molti la migliore o una delle migliori serie di Star Trek da molto tempo. La serie era già stata rinnovata per una quarta stagione, che è già in produzione. Ora dalla Paramount arriva la notizia che c'è il rinnovo anche per una quinta stagione.

Fin qui le buone notizie, ma ci sono anche quelle cattive. Innanzitutto la quinta stagione sarà breve, solo sei episodi; e sarà anche l'ultima. Niente di inaspettato, anche Discovery e Lower Decks hanno chiuso dopo cinque stagioni. Certo viene da pensare a serie come Deep Space Nine, che dopo cinquanta episodi cominciavano appena a diventare interessati. Ma questa è l'era dello streaming, stagioni brevi e  poco numerose.

Questo il comunicato dei produttori della serie, Alex Kurtzman, Akiva Goldsman e Henry Alonso Myers:

Fin dall'inizio, Strange New Worlds ha voluto rendere omaggio a quello che Star Trek ha sempre rappresentato: curiosità senza limiti, speranza e la convinzione che un futuro migliore sia possibile. Siamo davvero grati a Paramount+ per averci dato la possibilità di portare a termine la nostra missione di cinque stagioni, proprio come l'avevamo immaginata, insieme al nostro fantastico cast e alla nostra troupe. E ai fan appassionati che hanno coraggiosamente deciso di unirsi a noi in questo viaggio: GRAZIE. Con altre tre stagioni spettacolari da vedere e da godere, questa avventura è tutt'altro che finita.

Paramount ha anche confermato la nuova serie Star Trek: Academy per una seconda stagione. Non è ancora noto quando verrà rilasciata la prima stagione.

Al momento non sono note altre serie in progetto, anche se la protagonista di Lower Decks Tawny Newsome starebbe sviluppando una commedia live-action sul posto di lavoro ambientata nel 25° secolo dell'universo di Star Trek.

Con l'aria che tira negli Stati Uniti, con la ormai quasi decisa acquisizione della Paramount da parte della Skydance del trumpiano David Ellison, le sorti di un franchise che fa dell'inclusione e della diversità il centro della propria ideologia non sembrano rosee.