Autore di punta della cosiddetta “età dell'oro” Alfred E. Van Vogt ha scritto diversi romanzi che hanno influenzato generazioni di lettori e scrittori, Non-A è una delle sue opere più rappresentative, come altri romanzi dell'autore canadese destinato a dividere i lettori in entusiasti sostenitori e feroci detrattori.

L'anno è il 2650, nella Città della Macchina Gilbert Gosseyn sta aspettando l'inizio delle Gare, le selezioni che determinano la posizione sociale che i partecipanti occuperanno.

La gigantesca intelligenza artificiale che conduce la prova selezionerà infatti le menti migliori, mettendole in posizioni di potere o addirittura permettendo l'emigrazione su Venere, il mondo dove solo chi possiede una mente Non-A pienamente sviluppata può accedere.

Nonostante la grande opportunità il giovane è triste, sua moglie è morta da poco, e non avrà la possibilità di gareggiare assieme a lui; ma il destino ha in serbo altri colpi bassi, un suo concittadino lo accusa di avere una falsa identità, sostenendo di non averlo mai visto a Cress Village.

Per chiarire la faccenda Gosseyn si sottopone alla macchina della verità, ma questa conferma le incredibili accuse, pur senza riuscire a chiarire la vera identità, per cui il giovane viene espulso dalle Gare e dall'albergo.

Unica notizia positiva è che la moglie, Patricia Hardie, sarebbe viva, almeno secondo le sconcertanti dichiarazioni del suo accusatore, ma la notizia che tutto il suo mondo non sarebbe altro che una finzione è difficile da accettare.

Ma ben presto la situazione si fa ancora più difficile, Gosseyn incontra, in circostanze sospette, una giovane donna che scopre essere Patricia Hardie, ben diversa da come la ricordava, e per di più figlia del Presidente della Terra.

Gosseyn si rende conto che la ragazza gli ha teso una trappola, egli viene infatti catturato dagli uomini del padre, e capisce che il Presidente ha trovato il modo di ingannare la Macchina: lui e i suoi uomini occupano posizioni di prestigio e potere pur non essendo seguaci del Non-A, e complottano per far crollare il sistema delle Gare.

Il giovane, grazie all'aiuto di Patricia, riesce a fuggire ma, mentre sta per raggiungere la Macchina per avvertirla della congiura, viene intercettato dagli uomini del Presidente e colpito più volte da potenti raggi laser, che non gli lasciano scampo.

Nonostante sia sicuro di essere stato ucciso Gosseyn si risveglia, illeso, in una foresta, e la sorpresa di essere ancora vivo si aggiunge a quella della scoperta di essere su Venere, la terra promessa per i Non-A.

Davanti a lui si aprono profondi misteri, forze misteriose sono all'opera, per sventare la minaccia che incombe sulla Macchina, minaccia che scoprirà ben più grave di quanto immaginasse, Gosseyn dovrà sviluppare le potenzialità della sua mente eccezionale oltre ogni limiti, ma per farlo dovrà capire chi ha impiantato in lui falsi ricordi, e come è possibile sopravvivere oltre la morte.

Non-A è il romanzo che, a detta dello stesso autore, ha avuto più successo tra quelli scritti da Van Vogt, la prima parte apparve sul numero di agosto del 1945 di Astounding Science-Fiction, e tutti i lettori la classificarono come migliore storia del numero, come pure la seconda parte, la terza puntata si classificò sempre prima, anche se non all'unanimità.

In seguito Van Vogt riscrisse la storia per l'edizione in volume, rettificando alcune incongruenze, a questa prima revisione, operata nel 1948, ne seguì una nel 1970.

Basato sulle teorie dello scienziato polacco Alfred Korzybski, fondatore della teoria della "semantica generale", Non-A presuppone che la mente umana possa superare i limiti del pensiero A (aristotelico) cambiando il proprio sistema di simboli e linguaggio, imparando a ragionare meglio, in modo Non-A.

Ma le basi teoriche di una dottrina che non ha avuto molto successo hanno poca importanza, Non-A è un romanzo che può trascinare in un gorgo di avventure e colpi di scena continui, una discesa lungo le rapide di un torrente che impedisce di analizzare quello che succede.

Tesi scientifiche discutibili, va e vieni tra i pianeti, catture e fughe continue, comportamenti perlomeno strani di alcuni personaggi spariscono, dopotutto non c'è tempo per analizzare gli scogli quando stai scendendo su un misero canotto che minaccia di rovesciarsi in ogni momento.

Va da sé che chi non si lascia trascinare vedrà tutti i difetti nel romanzo, e non proverà alcun piacere nel leggerlo, se non vi piacciono troppo le storie complesse e confuse probabilmente vi ritroverete in questa categoria di lettori.

Ma se vi lascerete trasportare dalle invenzioni e dalle idee di Van Vogt troverete un romanzo che non si lascerà dimenticare troppo facilmente.