Finalmente ristampato in edizione integrale un classico della fantascienza d'azione.

Jommy Cross e Kathleen Layton sono i prigionieri/protetti rispettivamente di una vecchia alcolizzata e del dittatore assoluto del pianeta, ma sono anche due superesseri in grado di leggere il pensiero, due slan. Dovranno percorrere un lungo cammino verso la libertà e la ricerca del segreto, eredità del padre di Jommy, attraverso rivelazioni sempre più sconvolgenti che li porteranno a ricoprire un ruolo fondamentale per la salvezza di tutte le razze della Terra.

Romanzo fondamentale sia per la produzione dell'autore che del genere tutto, Slan contiene l'intero bagaglio artistico di Van Vogt: la piattezza espressiva, l'incoerenza di alcuni passaggi narrativi (su tutti il furto dell'astronave), la strisciante sfiducia verso il genere umano (alla fine la situazione la salva il superuomo), ma anche e soprattutto una narrazione di un così ampio respiro da non conoscere pari, un sense of wonder genuino e potente da lasciare senza fiato, l'uso tremendamente ispirato di allegorie e simboli da conferire all'opera una valenza quasi mitologica. In quest'opera l'azione è superbamente strutturata, con due flussi narrativi che confluiscono a metà del racconto fino all'epilogo, mantenendo una costante sospensione volta a creare suspense ed esaltare il colpo di scena. Per non parlare poi delle immagini (l'ondata dei pensieri che captano gli slan, gli schermi mentali, i rifugi/laboratori, il palazzo/fortezza) utilizzati dal genere stesso (La macchina dell'eternità vinse l'Hugo nel 1955) e dal cinema...notare le visioni del futuro in Unbreakable e Minority Report.

Alfred Elton Van Vogt nato in Canada nel 1912, ma trasferito nel 1944 a Los Angeles è riconosciuto come uno dei maestri dell'età dell'oro dato il notevole apporto che Crocera nell'infinito (1939-43) La guerra degli Isher (1941-49), Non-A (1945), oltre a Slan solo per citarne alcuni, hanno fornito alla crescita della fantascienza elevandola da semplice genere d'intrattenimento ad autentica forma espressiva. Deceduto nel 2000 ma, speriamo, mai dimenticato.