Impiegò quindi due montatori di sua scelta, Bill Gordean e Steve Lovejoy, per approntare una diversa versione del film nella quale tutto ruota intorno alla ricerca da parte di Sam della sua "donna dei sogni". Una surreale storia d'amore dalla quale scomparvero i punti più politicamente pessimistici, nonché tutte le sequenze dei sogni, ritenute evidentemente troppo astruse. L'intera sezione finale fu rimossa per far largo ad un happy end posticcio. La partitura musicale composta da Michael Kamen fu sostituita da musica pop-rock, con l'idea che questo avrebbe attratto un maggior numero di spettatori adolescenti. Insomma, l'intero film era stravolto. Gilliam minacciò di voler il suo nome rimosso dai titoli se questa versione fosse stata distribuita e visto che ancora la situazione non si sbloccava decise, come si suol dire, di prendere il toro per le corna, ovvero di rendere pubblico tutto quanto. Acquistò quindi uno spazio pubblicitario su Variety e vi pubblicò un annuncio a tutta pagina che diceva: "Caro Sid Sheinberg, quando distribuirai il mio film Brazil?" Questo scatenò ulteriormente la curiosità della critica specializzata americana, anche perché era praticamente impossibile poter vedere il film nel territorio degli Stati Uniti. Gilliam però fece in modo che i critici potessero vedere il suo film, anche attraverso proiezioni "clandestine", e si conquistò il plauso della potente Associazione dei Critici Cinematografici di Los Angeles, che premiarono Brazil come Miglior Film dell'Anno, Migliore Sceneggiatura e Gilliam come Miglior Regista, tutto questo prima ancora che il pubblico potesse vederlo. Alla fine la Universal capitolò e distribuì il film in una versione della durata di 132 minuti, ridotta rispetto a quella messa a punto dal regista ma non così tanto quanto era stato prospettato inizialmente e dalla quale comunque (tra le altre cose) mancava quella frase che rivela la sorte di Jill. Era stata mantenuta la musica originale di Kamen, anche se l'opera di sabotaggio di cui soffrì il film fece in modo che l'etichetta discografica Universal/MCA non fece uscire il disco col soundtrack, che fu disponibile solo ben otto anni dopo l'uscita del film. Dunque vi fu uno scarsissimo sostegno pubblicitario e questo certo contribuì al modesto successo ottenuto dal film in America, che incassò nelle sale una decina di milioni di dollari. Le cose erano andate meglio all'estero anche perché la 20th Century Fox, che aveva invece i diritti per il mercato internazionale Europa compresa, decise fortunatamente di distribuire la versione integrale da 142 minuti. Da notare che nel riversamento in elettronica la velocità di scorrimento della pellicola passa da 24 a 25 fotogrammi al secondo, per cui la durata in Home Video e DVD è di 136 minuti, ma questo non vuol dire che siano stati effettuati tagli. In totale esistono ben 5 montaggi con minutaggi differenti di questo travagliato ma importantissimo film, che ha avuto solo un paio di candidature agli Oscar ma che col tempo si è meritatamente guadagnato il titolo di film-culto.

Una volta finita l'epoca della proprietà MCA Terry Gilliam tornò a lavorare per la Universal Pictures dieci anni dopo in occasione dell'altrettanto eccellente L'esercito delle 12 scimmie.