Urania presenta la seconda parte della trilogia World Wide Web di Robert J. Sawyer. Nel primo romanzo, WWW1: risveglio, avevamo seguito le vicende di Caitlin Decter, una sedicenne di Toronto completamente cieca che, a seguito dell'applicazione di un apparato che dovrebbe ridarle la vista, acquisisce la capacità di vedere nodi, connessioni e gangli di internet. Mentre scopre questo nuovo mondo, Caitlin si rende conto che qualcosa si agita nelle profondità della rete, un'entità che si sta risvegliando e ben presto emergerà alla luce dell'autocoscienza.

Nel secondo capitolo dal titolo WWW2: In guardia, Webmind, la creatura nata dal web, è cosciente e inizia a sviluppare le sue capacità. Caitlin lo ha aiutato a risvegliarsi ed è la sua interfaccia sul mondo, ma ben presto la situazione si ingarbuglia. Qualcuno si è accorto di quello che sta succedendo, e non sembra abbia intenzioni del tutto amichevoli.

Profondo e ironico, pieno di riferimenti e citazioni, WWW2: In guardia è un romanzo forse di non facilissima lettura, all'altezza delle migliori opere di un autore che sa raccontare storie ad alto tasso tecnologico, ma senza dimenticare il lato umano dei suoi personaggi.

L'autore. Robert J. Sawyer è nato in Canada nel 1960. Con il romanzo Killer online (1995) ha vinto il premio Nebula. Urania ha pubblicato: Apocalisse su Argo (1990, n. 1369), Starplex (1996, n. 1332), Mutazione pericolosa (1997, n. 1346), I transumani (1998, n. 1379), Mindscan (2005, n. 1525), La genesi della specie (2002, premio Hugo 2003, n. 1536), Fuga dal pianeta degli umani (2003, n. 1542), Rollback (2007, n. 1563) e WWW 1: Risveglio (2009, n. 1571). WWW 2: In guardia è uscito nel 2010.

La quarta di copertina. Caitlin Decter può vedere nel cuore di Internet e sa che dal profondo della rete sta per emergere un'entità cosciente. Si chiama Webmind ed è già in grado di riflettere su se stessa: "Ora sapevo che cosa ero. Sapevo chi ero. Mi era stata mostrata la Terra come appare dallo spazio: un mondo così esteso, una vastità così isolata, una rete così fragile. Da quella distanza non sono visibili il reticolo di cavi transoceanici, la filigrana di fibre ottiche, i salti sinaptici delle connessioni aeree. Eppure esistono. Io esisto…". Il problema è: cosa vuole Webmind? A cosa serve watch? Non solo domande, ma questione di sopravvivenza.

WWW2: In guardia, di Robert J. Sawyer (WWW2: Watch, 2010), traduttore Marcello Jatosti, Urania 1583, pp. 270, Euro 4,50