Se a agosto scopriremo la vita del fisico Oppenheimer nel film omonimo, prossimamente il grande pubblico avrà modo di scoprire la vita di uno scienziato leggendario, Carl Sagan, nel film Voyagers (niente a che con il non eccelso film omonimo del 2021, anzi, ci sembra plausibile che il titolo finisca per essere modificato prima dell'arrivo del film).

In origine

Per molti il nome di Carl Sagan è legato al film di Robert Zemeckis Contact (1997) con Jodie Foster e Matthew McConaughey basato sul suo romanzo omonimo del 1985 (ultima edizione italiana 1997, BUR) ma Sagan era molto più di questo: astronomo, astrofisico, astrobiologo e divulgatore scientifico, dedito al desiderio di portare la conoscenza scientifica al grande pubblico.

Con il saggio I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana aveva vinto il premio Pulitzer nel 1978, con il documentario in tredici puntate Cosmo aveva vinto due Emmy e un Peabody, sarebbe diventato il programma più visto dal canale americano PBS e avrebbe avuto cinquecento milioni di spettatori nel mondo oltre a due sequel, Cosmo: odissea nello spazio nel 2014, scritto dalla consorte Ann Druyan e da Brannon Braga (noto per la saga di Star Trek) e narrato dall'astrofisico Neil deGrasse Tyson e Cosmos: Possible Worlds (da noi indicata solo come la seconda stagione di Odissea nello spazio), che vedeva riunito il suddetto trio. Nella sua grande carriera Sagan tra le sue ricerche ne aveva una in particolare: trovare prove della vita extraterrestre.

Voyagers

È da un punto cruciale della sua vita che partirà il film Voyagers, ovvero la realizzazione dei Voyager Golden Record, dischi dorati inseriti nelle sonde Voyager nel 1977 e contenenti una grande varietà di informazioni sulla vita sul nostro pianeta, nella speranza che molto lontano nel tempo possano essere trovate da intelligenze aliene oppure dagli umani del futuro. Le due sonde sono ancora in attività anche se si suppone che le batterie di Voyager 1 si esauriranno nel 2025. Entrambe le sonde sono ampiamente fuori dal Sistema Solare; Voyager 1 è l'oggetto artificiale più lontano dalla Terra.

La trama ufficiale del film è la seguente

Il film è ambientato nel 1977 quando la NASA si prepara a lanciare le prime sonde interstellari e segue un team guidato da Carl Sagan incaricato di creare un messaggio che le accompagni. Ma quella che era inizata come una corsa contro il tempo è destinata a diventare una inaspettata e epica storia d'amore tra Sagan e la sua collaboratrice Ann Druyan.

Andrew Garfield (I due The Amazing Spider-Man) interpreterà Carl Sagan mentre Daisy Edgar-Jones (la versione moderna della Guerra dei mondi sulla Fox) sarà Ann Druyan. Una curiosità, i due hanno già lavorato insieme nella miniserie drammatica In nome del cielo (Under the Banner of Heaven, 2022) per Disney+ Star. 

La regia sarà di Sebastian Lelio, già autore del film Il prodigio (2022) con Florence Pugh, mentre la stessa Ann Druyan collaborerà alla sceneggiatura, ideata da Jessica Goldberg (la serie Away di Netflix), basata sulle interviste a Ann Druyan e altri collaboratori al progetto Golden Record. Non ci sono ancora date ufficiali di arrivo per Voyagers, vi terremo al corrente sulla partenza delle sonde, al cinema.