Non sono tanto i film di Batman, quanto i film di Martin Scorsese a costituire la base concettuale e i riferimenti culturali di questo film. Taxi Driver e Re per una notte in particolare, entrambi con Robert De Niro – non a caso presente anche in questo film – che interpretava il ruolo che oggi è di Joaquin Phoenix. Scorsese in origine avrebbe dovuto dirigere il film, poi produrlo; alla fine il suo nome non compare affatto nei credits, ma Scorsese è presente in ogni scena, in ogni inquadratura.

Joker, diretto da Todd Phillips, appartiene a quel ristretto novero di film sui supereroi – anche se parlare di supereroi è un po' scorretto, visto che Joker non ha superpoteri e non c'è Batman – che riprendono le icone del mito per rielaborarle secondo una narrativa del tutto diversa. Un altro esempio di film di questo tipo che possiamo citare è probabilmente Logan, o la serie tv Legion.

Joker sarà presentato a Venezia questo sabato e arriverà sugli schermi italiani il 3 ottobre, più o meno in contemporanea col resto del mondo.

Sinossi

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico villain, ed è uno standalone originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.