L'esplosiva saga dei Transformers così come l'aveva concepita Michael Bay aveva visto una crescita esponenziale negli incassi dal primo capitolo fino al quarto, dove con un primo incasso di 709 milioni di dollari a fronte di un budget di 150, Transformers – La vendetta del caduto saliva a 836 milioni, il terzo capitolo Transformers – Dark of the Moon arrivava 1,12 miliardi e il quarto, Transformers – L'era dell'estinzione, arrivava a 1,10 miliardi. Poi l'anno scorso lo scivolone:  Transformers – L'ultimo cavaliere incassava "solo" 605 milioni contro un budget di 205, proprio mentre con quel capitolo la Paramount stava per lanciare il suo universo esteso robotico, ben rappresentato dal finale aperto del film.

Si poteva indicare come causa l'eccesso di blockbuster usciti nello stesso periodo, oppure una certa stanchezza del pubblico nei confronti del franchise, fatto sta che online erano comparsi rumor di un possibile reboot, proprio mentre veniva lanciato il primo spin-off/prequel, Bumblebee, previsto nel periodo natalizio.

Ma proprio il film in assolo del robottone giallo, ambientato nel 1987 e dove ritorna a essere un maggiolone come era in origine, ha dato il primo segno del cambiamento.

Diretto da quel Travis Knight già elogiato per Kubo e la spada magica, nei giorni scorsi si è visto comparire solo pareri positivi online dalla critica che ha visto il film in anteprima, lodando il tono più umano e meno fracassone dei suoi predecessori (anche se sarebbe corretto dire successori cronologicamente).

SlashFilm è andato a intervistare il produttore storico della saga, Lorenzo Di Bonaventura, per scoprire il futuro di Autobot e Decepticon.

Le voci di un reboot sono largamente esagerate

Come ha detto lo stesso produttore, 

Reboot, ho sempre odiato questa parola, anche perché, per prima cosa, non capisco davvero cosa significhi.

Per poi svelare che realizzeranno quello che definisce un nuovo grande film sui Transformers:

Ma sarà diverso da quelli visti finora.

Cambio di direzione

Oltre che letterale, visto che Michael Bay ha davvero dato addio alla saga, anche nel modo di raccontare il mondo dei robottoni.

Di Bonaventura dice che non si tratta di guardare gli elementi di ciò che hanno fatto prima e dire di non fare quello o questo, bensì di far evolvere l'esperienza per i fan, dare una completamente nuova.

Non annoiare

Il trucco nasce fin dal primo capitolo: all'epoca c'erano state critiche per come erano stati rappresentati i Transformers rispetto al passato, ma secondo il produttore se avessero ripetuto la stessa storia vista nelle serie animate, il pubblico avrebbe detto che l'aveva già visto:

Per cui il vero trucco è tenere ciò che il pubblico ha amato ma allo stesso tempo non dare loro la stessa esperienza, oppure si annoierebbero.

Il cliffhanger

Nel finale di L'ultimo cavaliere abbiamo scoperto dell'esistenza di Unicron e abbiamo visto Quintessa (la Gemma Chan di Humans e del prossimo Captain Marvel) prendere sembianze umane per portare avanti il suo piano poco pulito:

Ecco ora diventerò controverso, ma non sono un fan di Unicron. È troppo grande, è così grande da non essere comparabile a nulla.

Ma aggiunge anche che non esclude possa comparire nella saga in futuro, ma per ora si sta concentrando solo sul prossimo film.

Bumblebee è la chiave

Con un tono diverso dagli altri, solo tre robot contro le dozzine dei film precedenti e un regista con uno stile diverso, Di Bonaventura pensa di avere capito quale deve essere il tono del prossimo capitolo. E non si tratta di copiare dal prequel, ma di avere scoperto di avere più libertà a livello narrativo di quanta pensasse di averne.

Bumblebee è previsto in uscita da noi il 20 dicembre, un giorno prima dell'uscita americana, poi per i Transformers sarà l'alba di una nuova era: voi che ne dite, vorreste vedere il proseguimento diretto di L'ultimo cavaliere, oppure Autobot e Decepticon possono intraprendere un nuovo cammino?