Una serata tutta dedicata a Marte quella del 12 aprile al Planetario Ulrico Hoepli di Milano (Corso Venezia 57). L'occasione per parlarne nasce dall'opposizione del Pianeta Rosso (rispetto al Sole) e quindi dalle ottime condizioni che si creano per osservarlo dalla Terra.

La Serata Marziana di sabato 12 aprile si aprirà con una conferenza alle ore 21, tenuta da Cesare Guaita, dal titolo "C'è vita su Marte", che approfondirà il lato scientifico delle ipotesi di vita passata, presente e futura sul quarto pianeta del sistema solare.

Alle 22.30 sarà il turno di Andrea Bernagozzi, che racconterà al pubblico "Marte nella Fantascienza", ripercorrendo, con una notevole serie di immagini, le varie tappe che nella storia del nostro genere preferito hanno visto il Pianeta Rosso come protagonista. La conclusione alle 24.00 con Mauro Arpino e il suo "Buonanotte tra le stelle".

Nel frattempo, nei Giardini Pubblici all'esterno della sala del Planetario, si svolgeranno della osservazioni al telescopio di Marte e della Luna (con partecipazione gratuita e tempo permettendo).

Per le conferenze, invece, l'apertura della biglietteria è fissata alle ore 20.15. Non c'è servizio di prenotazione o di prevendita. Costo del biglietto intero: 3 euro, biglietti ridotti a 1.50 per minorenni e oltre i sessant'anni. Per altre informazioni seguite il link presente nelle Risorse in rete. 

L'occasione di visitare il Planetario è però anche quella di vedere un meteorite marziano; infatti un frammento del Pianeta Rosso rimarrà esposto fino a giugno. Si tratta di un campione straordinario del peso di 103 grammi acquisito nel 2004 per incrementare e valorizzare la ricca collezione di meteoriti dell'Istituto.

Si tratta di DAG 489 (il suo nome deriva dal sito di Dar al Gani, nel deserto libico centro-occidentale), ritrovato nel 1997 sotto forma di un frammento di 2146 g. Formatosi su Marte circa 1 miliardo di anni fa (età calcolata col metodo K/Ar), venne espulso in seguito a un impatto e cadde nel deserto sahariano dopo essere rimasto nello spazio per 0,8 milioni di anni.