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Racconto di Silvia Castoldi
Silvia Castoldi è nata e cresciuta a Milano, dove vive tuttora. Laureata in Filosofia all’Università statale di Milano, ha al suo attivo collaborazioni con molte delle principali case editrici italiane, come redattrice e traduttrice. Collabora stabilmente con la redazione di Urania. Tra i libri da lei tradotti: A noi vivi di Robert Heinlein, Creature dell’Inframondo di John Shirley, Galaxy Rangers di Harry Harrison, nonché, al di fuori della fantascienza, testi di Gore Vidal, Dawn Powell, Paula Fox, James Lloyd Carr, Anthony Powell, Donald E. Westlake, Daphne Rooke e altri autori contemporanei. Ha pubblicato il racconto Anniversario, comparso sul numero 56 della rivista Robot, curata da Vittorio Curtoni ed edita da Delos Books.
LeggiFuori registro
Dove vanno a finire i capolavori della fantascienza? Tutti quegli stupendi romanzi pubblicati decine d'anni fa da questa o quella rivista ormai cessata, da questa o quella casa editrice ormai chiusa, mai ristampati, mai riscoperti... Lanfranco Fabriani scava nella sua biblioteca alla ricerca di tesori perduti. I lettori dovranno scavare nelle bancarelle dei libri usati per trovarli, mentre gli editori possono anche prendere queste note come consigli...
LeggiI simulacri
Una mail impossibile contiene gli indizi che possono portare a una scoperta sconvolgente. Solo un genio della fantascienza avventurosa come Vernon Vinge poteva prendere un concetto semplice come i "cookie" dei computer e tirarne fuori un romanzo mozzafiato vincitore del Premio Hugo 2004. Ecco un assaggio.
LeggiBocca di vetro
Racconto di Alberto Cola
Suppongo questo sia il momento in cui ci si aspetti sempre che l'autore dica qualcosa di estremamente interessante. Il classico, tanto per iniziare: "parlaci di te". Be', ho sempre pensato che in realtà quello che di interessante l'autore aveva da dire si trova già nel racconto o romanzo che uno si appresta a leggere, o quantomeno me lo auguro, visto che forse state per leggere qualcosa di mio. Ma tant'è, mi tocca, quindi vediamo un po' di raschiare il fondo e scoprire cosa ne viene fuori.
Sono nato nel '67, un anno sfortunato visto che ci si ricorda sempre del '68 con un bel sospiro contestatore, e del '69 per via di quella bazzecola della Luna, ricordate? Ecco, io no, data l'età, e ammetto che un po' mi dispiace. Comunque sono arrivato in possesso dell'età giusta negli anni dirompenti di Edwige Fenech, se questo può servire. Storici anch'essi. Mantengo viva la mia fantasia lavorando come amministratore immobiliare, dopo aver dato quattordici esami del corso di laurea in giurisprudenza ed essermi accorto che, a ben vedere, il diritto privato e la filosofia del diritto non erano personaggi troppo entusiasmanti dei libri che stavo leggendo. Vi chiederete (e anche se non ve lo state chiedendo ve lo dico io): com'è che sei arrivato alla fantascienza? Semplice, perché i primi due libri che ho letto in vita mia, complice la libreria di mia nonna, furono: "La freccia di Cupido" di Barbara Cartland e "La compagna velata" di Liala. Comunque ho appena terminato "L'urlo" di Robert Graves, tanto per dimostrarvi che nel frattempo qualcosa è cambiato. In mezzo ci potete trovare di tutto, persino un po' di fantascienza. Decidere di scriverne, poi, è stato un atto di pura follia. A proposito di cambiamenti, se proprio dovessi identificarne uno legato al piacere di scrivere, scelgo quello capitatomi la sera in cui Franco Forte mi telefonò per dirmi che aveva deciso di inserire un mio racconto nell'antologia "Millemondi - Strani giorni" di Urania. Ancora oggi continuo a pensare che abbia sbagliato numero, ma credo pure che una persona moderatamente intelligente sappia sempre quando è il momento di tacere. Scusate, ma essendo giunto alla fine non posso esimermi dalla classica e mai troppo scontata domanda: sogni nel cassetto? Che diamine gente, ovvio, continuare a dare la caccia alle storie, braccarle negli spigoli del mio cervello aspettando la loro resa e inchiodarle su una pagina.. Almeno finché avrò velocità e fiato per farlo. Poi, amen. Ma nel frattempo mi sarò divertito, contateci.
Il gene della fantascienza
Il cromosoma Calcutta è un perfetto esempio di romanzo fantascientifico generato e diffuso al di fuori dei canali abituali
LeggiUn domani popolato di belve
La fantascienza fuori dai suoi confini abituali: questo mese ci spostiamo nella spietata Cinecittà del futuro in un romanzo di Alda Teodorani.
LeggiLa diaspora della fantascienza
Una nuova rubrica per cercare la fantascienza anche al di fuori dei suoi confini abituali. Si comincia con David Mitchell.
LeggiAppropriazioni indebite di fantascienza
La fantascienza è probabilmente il linguaggio più adatto per comprendere il mondo di oggi. Ecco allora che viene utilizzata anche al di fuori del genere.
LeggiStar Trek è razionale?
Tecnologia magica e spiegazioni scientifiche fuori da ogni plausibilità. Eppure sotto sotto Star Trek è una bandierà della razionalità
LeggiValerio Evangelisti - Dall'inquisitore al pistolero stregone
In Francia vendono già più che in Italia, e stanno cominciando a conquistare l'Europa. Sono i tre autori lanciati dal momento magico del Premio Urania alla metà degli Anni Novanta, accomunati dal successo fuori dall'Italia e da orientamento politico simile, ma diversissimi nel modo di scrivere. Il primo è naturalmente Valerio Evangelisti, l'Atlante che ha sollevato e tutt'ora regge le sorti della fantascienza italiana.
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