E' in rete il numero 26 di Continuum, la rivista online diretta da Roberto Furlani. Si tratta di un numero "mammuth" interamente dedicato alla nuova frontiera della fantascienza italiana: il connettivismo. Vista l'eccezionalità dell'occasione, Furlani per l'occasione è stato affiancato nella cura di questo numero da Giovanni De Matteo, uno degli estensori del movimento.
In sommario articoli sulla genesi del connettivismo, sui legami tra connettivismo e sf britannica, sulla narrativa affine al connettivismo. Ci sono inoltre un'intervista ai tre fondatori del connettivismo e un reportage sul primo convegno connettivista (NextCon di Vimercate) entrambi a cura di Furlani.
Dedicata al connettivismo anche gran parte della sezione narrativa che ospita ben otto racconti, di De Matteo, Marco Milani, Sandro Battisti, Simone Conti, Umberto Pace, Lukha Kremo Baroncinij, Alex Tonelli e lo stesso Furlani.
Come sempre molte recensioni, sia cinematografiche che di narrativa, e una galleria d'immagini di ispirazione connettivista (realizzata prevalentemente da Daniele Cascone e Francesco D'Isa).
L'indirizzo: continuum.altervista.org
1 commenti
Aggiungi un commentoLa prima volta che ho sentito parlare di connettivismo, è stato leggendo un romanzo di Van Vogt, "Crociera nell'infinito" (il cui primo "episodio" è stato scritto quasi 70 anni fa, nel '39). Ma lì il significato era diverso. Cito una recensione:
"il vero colpo di genio è la cosiddetta teoria connettivista, che di fatto precorre di molto la nota teoria dei sistemi di Von Bertanlaffy. La peculiarità della materia di cui Grosvenor è esperto è infatti di saper mettere in relazione tutti i campi dello scibile umano per trovare un approccio razionale ai problemi. Il connettivismo permette quindi di trattare schematicamente il caso ed ovviare alla perdita di visione d'insieme che la specializzazione comporta. Ed il metodo è efficiente, sia che si tratti di affrontare forme di vita aliene come Coeurl, l'enorme felino predatore, o Anabis, il fantasma dello spazio, impossibile da catturare. L'anonimo tecnico connettivista ha sempre l'approccio corretto a portata di mano, evita l'uso della forza letale e riesce a risolvere caso su caso, guadagnandosi pian piano la stima di tutto l'equipaggio."
http://www.merraigan.it/crocieranellinfinito.htm
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