La storia di The Shadow parte da molto lontano, esattamente dal 1930, quando alla radio spopolava un programma dedicato al mistero, Detective Stories, condotto da un misterioso annunciatore che si faceva chiamare The Shadow. L'editore Street & Smith (che pubblicava anche la rivista di fantascienza Astounding) fece uscire una rivista che prendeva il nome dal programma, cercando di sfruttarne il successo. Ma ben presto si accorsero che la popolarità non era tanto della trasmissione quando del conduttore: la gente infatti andava alle edicole chiedendo The Shadow Magazine, che però non esisteva.

Da buoni imprenditori, i signori di Street & Smith capirono che a una domanda bisognava rispondere con un'offerta, e incaricarono lo scrittore Walter B. Gibson di scrivere una serie di storie dedicate al personaggio di The Shadow.

Sotto lo pseudonimo di Maxwell Grant, Gibson scrisse ben 282 degli oltre trecento libri dedicati al personaggio. Che nel 1937 tornò anche alla radio con nuove avventure, interpretato all'inizio dallo stesso Shadow originale, Frank Readick, e in seguito da un giovane Orson Welles. La rivista chiuse nel 1949, la trasmissione radio continuò fino al 1954. Nel 1980 uscì l'ultimo romanzo firmato da Gibson col suo vero nome. Il personaggio è stato anche di ispirazione per Alan Moore quando nel 1981 scrisse V for Vendetta.

Avremmo poi dovuto aspettare il 1994 per rivederlo in chiave ultramoderna nell’omonimo film di Russell Mulcahy, già nella sua china discendente dopo Highlander, in cui era interpretato da Alec Baldwin, che si muoveva in un reticolo di strade di una megalopoli curiosamente anni ’30 rispetto al tono ipercinetico che caratterizzava il film. Purtroppo al di sotto delle aspettative di tutti, botteghino compreso, il film rimandò in pensione il misterioso antieroe che pure aveva ispirato nel tempo personaggi come Batman, facendone dimenticare l’esistenza.

Oggi però, è il turno del mitico Sam Raimi di dare nuova linfa vitale all’ombra, che lui ha sempre amato al punto di citarlo non tanto indirettamente nel suo film di culto (e pre-rimbambimento con Spiderman), ovvero Darkman.

Così The Shadow tornerà a tormentare i ciminali in un’ottica decisamente più congeniale, che potrebbe anche riportarci il Raimi che avevamo apprezzato con i tanto deliranti quanto geniali film della serie Evil dead (da noi La casa) che magari non avevano il budget e gli incassi del più piagnucoloso dei superoeroi, ma in quanto a creatività non battevano nessuno.

La produzione inizierà dopo il lancio dell’atteso Spiderman 3 e vedrà la continuazione del rapporto fra Raimi e la Columbia/Sony pictures, che sta portando enormi vantaggi ad entrambi.