Il 30 ottobre 1938 all'interno della trasmissione Mercury Theatre on the Air, in cui venivano proposte letture di opere celebri, il ventitreenne Orson Welles realizzò un adattamento radiofonico del romanzo di fantascienza di fine ottocento La guerra dei mondi di Herbert George Wells che scatenò il panico negli Stati Uniti.
Infatti molti ascoltatori presero per vera quella che era solo una realistica ricostruzione di un’immaginaria invasione aliena. Al clamoroso equivoco, che colse di sorpresa lo stesso Welles, contribuirono alcune circostanze fortuite, in particolare il sintonizzarsi sulla stazione della CBS a trasmissione iniziata di molti ascoltatori che persero così l’introduzione in cui si spiegava chiaramente come i drammatici eventi che di lì a poco sarebbero stati narrati erano frutto di fantasia.
Per il giovanissimo attore e sceneggiatore quella sera si spalancarono le porte del successo, confermato due anni dopo dalla direzione come regista del capolavoro Quarto potere, mentre per la fantascienza fu la consacrazione popolare della propria capacità di interpretare in chiave metaforica le inquietudini collettive.
Per ironia della sorte la verosimiglianza della trasmissione del 1938 ebbe il curioso effetto di far credere a molti Americani che l’annuncio concitato dell’attacco giapponese alla base aeronavale di Pearl Harbor trasmesso la mattina del 7 dicembre 1941 fosse anch’esso parte di un realistico radiodramma.
Da quella notte i Marziani di H.G. Wells hanno invaso più volte la Terra esorcizzando nelle sale cinematografiche i fantasmi prima della Guerra Fredda con La guerra dei mondi di George Pal nel 1953 e recentemente il disorientamento seguito all'11 settembre nella lettura minimalista e in chiave individuale di Steven Spielberg.
La maschera dei Marziani ha dimostrato di adattarsi con flessibilità alle diverse espressioni della crudeltà umana. Basti ricordare come nel romanzo del 1897 H.G. Wells, socialista Fabiano, intendeva denunciare attraverso le barbarie perpetrate dagli extraterrestri ai danni della civile Inghilterra la spietata oppressione dell’Impero Britannico verso le popolazioni di Africa e Asia.
Vi lasciamo con la prima parte della trasmissione originale (troverete le altre parti su YouTube) e a un documentario sull'argomento.
5 commenti
Aggiungi un commentoho lo script per un film epocale sugli extratertresti in quanto ho notizie in merito a un loro arrivo............i film la guerra dei mondi sono grandissime cavolate.... se volessero veramente annientarci lo potrebbero fare in qualsiasi momento, creando attorno alla terra un vuoto atmosferico che praticamente avrebbe l'effetto di levarci l'ossigeno e farci morire come dei vermi sottovuoto. nel giro di 30 secondi l'umanità non esisterebbe più
hanno anche la possibiltà di portare la temperatura del nostro pianeta nel giro di un batter d'occhio di centinaia di gradi sotto o sopra lo zero............quindi un attacco come si vede nei film e pura idiozia, sarebbe come se un antico romano immaginasse l'attacco degli usa all'impero romano attraverso le catapulte...........MA TRANQUILLI SONO PACIFICI ALMENO FINO A QUANDO STARANNO BENE DOVE SONO, MA DI CERTO NON HANNO ALCUNA INTENZIONE DI FAR CONOSCERE LE LORO TECNOLOGIE AGLI ESSERI UMANI CONSIDERATI DA LORO AVIDI E MALVAGI
Caro Maurizio Andreolla,
come autore, insieme alla Redazione che ha arricchito lo scritto originale di due pregevoli links a YouTube, sono il meno indicato a intervenire in questi commenti, ma devo farti osservare due cose.
La prima, meno importante, è il fatto che gli Alieni potrebbero aumentare la temperatura della Terra di centinaia di gradi, ma ridurla sotto lo zero di SOLI 273 gradi Celsius poichè questo è il limite fisico noto come ZERO ASSOLUTO (0° Kelvin).
Quello che invece mi preme chiarire è il significato profondo dell'articolo: Certo che le vicende narrate nel romanzo di Wells e nelle sue riduzioni sono oggi ridicole, ma intatta rimaane la potenza metaforica di quelle rappresentazioni fantastiche, soprattutto lette nel loro tempo. Questo rende la Fantascienza un (sotto)genere della letteratura e del cinema degno di attenzione e rispetto come altri suoi fratelli maggiori.
Questo è un discorso da adulti, ma è quello che mi premeva fare, senza togliere nulla al lato ingenuo e infantile che amo con la stessa intensità.
Appoggio il commento di IVO....
Cmq il primo video non è visibile....
Ciao Gio*,
non ho avuto tempo di attivare il primo link (sono alle prese con un contenzioso fiscale, altro che Marziani!), ma credo sia solo una riproduzione audio della trasmissione di cui parliamo. Siamo così assuefatti alla civiltà dell'immagine che abbiamo dimenticato il tempo della pura radiofonia.
Se qualcuno è interessato al film di George Pal che offre anche un nostalgico ritratto di un'America ormai scomparsa (1953) può trovarlo completo su YouTube digitando "YouTube George Pal" e cercando con pazienza nei link correlati ad un estrato tedesco di The Time Machine. Sono otto episodi da 10 minuti l'uno godibili anche se non si comprende bene l'Inglese.
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