Non possiamo definire scrittore di fantascienza un autore come Pier Luigi Berbotto, eppure il suo romanzo intitolato Concerto rosso è inserito a pieno titolo nel Catalogo Generale della Fantascienza.

Recentemente ristampato dalla Casa Editrice L’ambaradan di Torino, questo romanzo era stato stampato nel lontano 1985 (Mondadori – Omnibus).

Lo scrittore, nato a Bra vive e lavora ormai da molto tempo a Torino e in questa città ha ambientato il suo romanzo dove il protagonista Alessio Dotta, giornalista e musicologo si trova all’improvviso a “inciampare” in alcuni enigmatici delitti e muovendosi tra una folla di personaggi, scopre una parte misteriosa e forse magica della città e molte sue certezze svaniscono sull’onda del drammatico Concerto Rosso di Giovan Battista Rambaudi.

Quando il romanzo andò in stampa nel 1985 l’autore cambiò per qualche misterioso motivo, il finale. L’edizione attuale restituisce il finale originale

Dalla quarta di copertina: La musica come via al Trascendente, al Metafisico...

Di questo, Alessio Dotta, importante giornalista e musicologo, era convinto assertore: tuttavia mai avrebbe pensato di poter vivere tale convinzione sulla propria pelle. E mai avrebbe supposto che il casuale ritrovamento dello spartito del Rambaudi, quel Concerto Rosso così agognato e sfuggente, avrebbe lasciato dietro di sé una scia di sangue e di mistero.

In una Torino di fine millennio, mai descritta così affascinante ed evocativa, Berbotto dipana un giallo inquietante, coinvolgente; l’autore, come un direttore d’orchestra, alterna pagine di adagio a pagine di allegro vivace, di eventi in rapida successione e di riflessioni profonde, in una cornice di mistero che sino all’epilogo rimane inviolato, anzi che si autoalimenta sino a una totale trasposizione lettore-protagonista. L’epifania finale squarcia la trama e rivela quanto la musica sia la vera primadonna dell’opera, contribuendo a scandire, come colonna sonora, le vicende della storia qui narrata.

Concerto rosso di Pier Luigi Berbotto (2004), L’Ambaradan casa editrice, collana L’Approdo, pag. 350 - euro 17,50.