Più tardi, i due giacciono nudi sul divano Scavolini dell'appartamento di Nico dietro piazza Carlo Alberto (più precisamente al numero 15 di via Principe Amedeo, dove Nico paga 800.000 lire mensili d'affitto, luce e gas compresi), con in mano due tazze di Earl Grey aromatizzato alla cannella, e sgranocchiano Grisbì al cioccolato Saiwa, in particolare l'ultima versione più cremosa, perché è meglio essere precisi. Nico ha messo su un CD dei "Comunisti separati e afflitti da turbe esistenziali di tutta Torino unitevi!", un gruppo funk-pop-reggae-olistico di recente costituzione, di cui scrive i testi. - Perché tua moglie ti ha lasciato? - chiede Vic. Lui scrolla le spalle in un gesto di eleganza quasi nietzschiana. - Mah, non sono mai riuscito a capirlo, a dire il vero. Il nostro era un rapporto splendido: andavamo a vedere film bulgari con sottotitoli in cecoslovacco, cantavamo cori lituani, io le leggevo tutte le sere trattati su William Morris e sullo strutturalismo sovietico di Zvetan Todorov... E lei invece è scappata in provincia di Lecce con un idraulico. Mi ha lasciato solo un biglietto con il disegno di due grandi sfere rotte. Non sono riuscito ad analizzarlo semanticamente, né a inquadrarlo in nessuna categoria del politico.

- Sei quattordici volte più stronzo di quello che pensavo. - esclama lei balzando in piedi.

- Cosa? Perché?

- Vado via e non ci vedremo mai più. - taglia corto Vic - Comunque ti ho lasciato sia il mio numero di cellulare che quello di mio marito.

Esce dall'appartamento sbattendo la porta. Nico si gratta la testa perplesso, poi accende il computer e si rimette al lavoro.

Negli ultimi mesi, navigando dodici ore al giorno su Altavista ed Excite, è riuscito a rintracciare quasi tutti gli esemplari esistenti del dipinto di Teomondo Scrofaro, compito non facile, visto che una scellerata trasmissione televisiva degli Anni Ottanta ne ha vendute dozzine a prezzi da esproprio proletario: mille e cinquecento lire.

Oggi il motore di ricerca gli restituisce un articolo de "La Repubblica" di qualche anno prima, un'intervista rilasciata da Massimo D'Alema nel suo studio in via delle Botteghe Oscure. Dietro la scrivania del dirigente del PDS, campeggia un sontuoso esemplare del Teomondo Scrofaro in cornice d'ebano. Nico salva il file con la notizia, lo confronta con il contenuto del suo archivio, poi lo cataloga nella cartella che raccoglie analoghe immagini di repertorio. Per una coincidenza che ha dato il pretesto a Nico per le più ardite speculazioni, tutti gli ex-dirigenti del PDS e di Rifondazione Comunista tenevano uno Scrofaro appeso nei rispettivi ambienti di lavoro.

Squilla il telefono. Nico lascia che sia la segreteria telefonica a rispondere.

- Salve. - dice la voce registrata - Non sono in casa, oppure ci sono ma sto leggendo Giambattista Vico, Martin Lutero, Marcel Proust o i miei trattati di sociologia marxista e non voglio rotti i coglioni.

- Sono Vic. - dice il telefono - Sono a Capalbio, ho trovato un'altra copia dello Scrofaro.

Nico afferra la cornetta al volo. - A Capalbio? Com'è possibile? Eri qui nemmeno un'ora fa!

- Perché, c'è qualcosa di sensato in questa storia?

- Com'è Capalbio?

- Ti piacerà: è piena di comunisti separati afflitti da turbe esistenziali, e sono quasi tutti originari di Torino. Ti aspetto, ciao.

Nico riattacca e sospira. Qualche minuto dopo, è già al volante della sua Polar, e corre sull'autostrada con le note dei Comunisti separati ecc. ecc. che pompano in distorsione dagli altoparlanti dal Kenwood modello H103 con autoreverse, perché è meglio essere precisi.

Trova Vic all'ingresso del paese, in un baretto minuscolo col bancone polveroso e il calcio balilla nell'angolo. Sul muro imbiancato, qualche Boys della squadra locale ha graffitato le tradizionali scritte "Viterbesi vi rompiamo il culo", "Grosseto merda" e le ancora più tradizionali svastiche.

- Nella mitologia norrena quei simboli uncinati erano chiamati Hakenkreuz. - dice Nico - Richiamavano la coscienza primitiva dei popoli del mare, la misteriosa Thule, più una ierogamia che una metafora, anzi una sineddoche, la Gesellschaft, Sturm und Drang, Gottamerddungg.

- Siii, ancoraaaa. - mugola Vic - Come mi arrapi quando dici tutte queste stronzate... Andiamo a trombare come ricci, presto!

- Ogni cosa a suo tempo. - obietta Nico - Prima lo Scrofaro. Dov'è?

- In casa di Achille Occhetto. - dice Vic.

- Lo immaginavo.

- Ma la vera sorpresa è che ho risolto l'enigma che da decenni angoscia gli esperti d'arte di tutto il mondo: ho scoperto l'unico, autentico e originale soggetto ritratto da Scrofaro! Il suo modello!

Nico resta a bocca aperta. - Cosa? Sul serio? Non tenermi sulle spine, dai! Chi era?

Vic tamburella le dita sul calcio balilla. - Lo sapevi che l'insieme di Mandelbrot rappresenta il luogo dei punti dello spazio complesso che sono chiusi rispetto alle iterazioni di secondo grado dell'algebra frattale?

- Che cazzo c'entra? - domanda Nico, confuso.

- Assolutamente nulla. - ribatte Vic.

- E allora perché me lo stai dicendo?

Lei scrolla le spalle. - Non ne ho idea. Però il manuale a dispense dello scrittore suggerisce di frammentare il discorso diretto per renderlo più simile a quello reale.

- Però! - commenta Nico, affascinato - E' geniale! Aspetta, ci voglio provare anch'io... Lo sapevi che nella ex DDR i figli dei chirurghi facevano gli spazzini e i figli degli spazzini studiavano da cardiologi, e che finalmente anche qui in Italia si è recepita questa mirabile dinamica sociale, visto che adesso anche gli ex cantanti di piano bar possono fare il Primo Ministro?

- E tu lo sapevi che sono incinta di tre mesi ma non di mio marito che tiene certe corna che nemmeno un alce del Klondike e invece il padre non si sa chi cazzo è ma certo sarà un comunista separato torinese afflitto da turbe esistenziali?

- E tu lo sapevi che, come diceva Montesquieu, il clima influenza il carattere delle nazioni perciò i meridionali sono indolenti per il caldo e i settentrionali sono più attenti per via della nebbia, che poi è la stessa cosa che dice Bossi ma lui non ha letto Montesquieu?

- E tu lo sapevi che Sigmund Freud aveva un cappotto in pelle di cammello con un difetto ideologico sopra la terza asola e un rattoppo epistemiologico sotto l'ascella sinistra?

- E tu lo sapevi che la mantide religiosa divora il maschio dopo l'accoppiamento, e che lui... ci va lo stesso? Della serie, tira più un pelo di f... ehm...