Non capita spesso che la BBC faccia pubbliche scuse, anche se, bisogna riconoscerlo, è comunque il modo più dignitoso di affrontare una caduta di stile. Fatto sta che questo è ciò che è avvenuto.

La settimana scorsa abbiamo dato notizia dell'abbandono da parte dell'attore Christopher Eccleston della nuova serie di Doctor Who, all'indomani della messa in onda del primo episodio. Riportavamo le ragioni che il sito della BBC attribuiva allo stesso Eccleston: la paura di un'eccessiva identificazione nel personaggio e la faticosità delle riprese. Dicevamo anche, a onor del vero, che ci parevano un pochino strane. E avevamo ragione.

"La BBC è dispiaciuta di non aver consultato Christopher prima di rispondere alle domande della stampa mercoledì 30 marzo" ha detto in un comunicato Jane Tranter, capo del reparto fiction della BBC. "La BBC è anche dispiaciuta di aver attribuito a Christopher dichiarazioni che non sono sue, e si scusa."

Tra le dichiarazioni attribuite a Eccleston, vi era anche quella virgolettata in cui Eccleston si diceva contento del lavoro svolto e convinto che Doctor Who avrebbe continuato ad avere successo.

Come sono andate in realtà le cose lo si capisce un po' meglio da un quotidiano irlandese che riporta la vicenda in modo più completo. La BBC aveva firmato con Eccleston un contratto che prevedeva la sua partecipazione alla serie per una sola stagione, ma stabiliva anche che questa limitazione non avrebbe dovuto essere rivelata. Qualcosa tuttavia deve essere filtrato, perché all'indomani della messa in onda del primo episodio, che ha avuto tra l'altro un ottimo successo, alla relativa conferenza stampa i dirigenti della BBC si sono visti travolgere dalle domande dei giornalisti sull'abbandono anticipato di Eccleston. Colti impreparati non sono riusciti a cavarsela con un "no comment" e hanno imbastito dichiarazioni non concordate in precedenza con l'attore, attribuendogli motivazioni che, ancorché realistiche, Eccleston deve aver giustamente trovato piuttosto sconvenienti per la sua carriera: certamente un altro produttore ci avrebbe pensato due volte prima di proporgli un ruolo simile.

Sui motivi per cui Eccleston non sia stato confermato per una seconda stagione resta il mistero. Può essere che vi sia stata una rottura, può essere che l'attore avesse altri impegni in agenda, può essere anche che fossero effettivamente reali le motivazioni dichiarate dalla BBC. Non lo sapremo e probabilmente vivremo lo stesso, anche se effettivamente Eccleston ha fatto un ottimo lavoro.

La stagione 27 di Doctor Who, con Christopher Eccleston, è composta di 13 episodi, l'ultimo dei quali andrà in onda in giugno, più uno speciale natalizio sempre con Eccleston. Per la stagione 28 pare che la BBC sia in trattativa con David Tennant, ma altri si stanno proponendo.