Non c'è dubbio:dopo il successo del primo film, la trilogia di Blade ha preso subito una china in discesa con due sequels nettamente inferiori all'originale.

Eppure, nonostante il terzo capitolo sia pieno di difetti e la storia sia sostanzialmente un pasticciaccio brutto che ricorda un po' Matrix, un po' altri film che hanno subito una virata eccessivamente 'giovanilistica', qualcosa c'è... Sarà il carisma di Wesley Snipes, sarà la forza iconografica del personaggio, ma anche se Blade Trinity

è un film complessivamente deludente sembra avere qualcosa da mostrare.

Sebbene la trama sia eccessivamente verbosa è divertente vedere un gruppo di attori presi di peso dal cinema indipendente, scivolare dietro maschere insolite. Questo il caso di Natasha Lyonne e Parker Posey, ma in parte anche di Jessica Biel che nel ruolo della figlia adottiva di Whistler sembra essere modellata sull'Elektra di Jennifer Garner così come l'avevamo conosciuta in DareDevil.

Insoliti anche gli accenti politici del film: battute contro Bush, il fatto che la minaccia sia un antico immortale proveniente da quello che oggi è diventato l'Iraq (anche se all'inizio si parla di deserto siriano...) alterano la percezione del film come qualcosa di non completamente staccato dalla realtà di oggi.

La trama prende le mosse proprio dal deserto dove un gruppo di vampiri sta cercando di resuscitare Dracula, l'orrenda creatura da cui discende l'intera stirpe assetata di sangue. Lo spaventoso vampiro, noto ora con il nome di Drake, è dotato di poteri assolutamente unici che gli consentono di affrontare anche la luce del giorno.

A complicare le cose, la leadership vampiresca lancia una campagna diffamatoria contro Blade e, dopo averlo dipinto come un mostro sanguinario, gli mette l'FBI alle calcagna. In seguito a un esplosivo confronto con l'agente Cumberland e i suoi uomini, Blade e il suo mentore Whistler si mettono sulle tracce del Vampiro Diurno. Suo malgrado, Blade decide di unirsi ai “Nightstalkers”, un gruppo di cacciatori di vampiri guidati dalla bella figlia di Whister, Abigail e da Hannibal King che - nelle intenzioni della produzione - dovrebbe risultare spiritoso e che, invece, alla fine sembra essere solo un bulletto di periferia. L'attore Ryan Reynolds, noto per essere il fidanzato di Alanis Morrisette, non riesce a rendere intrigante il personaggio, restando una figura minore in un film con tante idee buttate là e con un duello finale patetico. Per non parlare delle animazioni digitali della bocca di Dracula che ricordano quelle del Predator dei film con Schwarzenegger e Raoul Bova. Insomma, una pellicola sostanzialmente mediocre con qualche guizzo sparso. Un film che pur non risultando noioso anche in virtù di una colonna sonora martellante, sembra un'occasione sprecata nonostante le idee divertenti come l'uso dell'esperanto in varie situazioni tra cui i sottotitoli del Dvd che viene guardato ad un certo punto da Hannibal King Incubus dove vediamo William Shatner ancora non diventato il capitano James T.Kirk.

E dire che l'idea originaria doveva vedere Blade combattere in un mondo sottomesso ai vampiri. Messa da parte come 'troppo dark' - oggi - sembra migliore di quella alla base di questa storia che sembra un po' 'anemica' senza essere né carne, né pesce, ma - semplicemente - una riproposizione deja vu di un andamento pressoché del tutto scontato. Decisamente un peccato...