Sguardi oscuri è il secondo appuntamento, dopo Sette anni oscuri, con l’antologia che raccoglie i migliori racconti degli anni dal 2001 al 2003 del Premio Lovecraft, un appuntamento fisso iniziato nel 1994, che permette agli scrittori di racconti horror e del soprannaturale di confrontarsi e mettersi in evidenza. I quattordici racconti scelti per l’antologia, divisi per anno, sono:

2001: L’ombra del padre di Marco Ramadori, Una leggenda della terraferma di Riccardo Coltri, Lo sgabuzzino di Gianandrea Parisi, S’abbaccadora di Nicola Verde.

2002: 2 Hell’n’Back di Gabriele Guerra, Nirvana di Gianfranco Sherwood, Nel ventre della capra di Antonio Piras, Un gioco d’ombre di Elvezio Sciallis, Padre e Figlio di Simone Tordi, Aenyma redux di Luca Zaffini.

2003: Il banchetto degli ospiti di Sergio Cicconi, Major terata di Ivo Torello, La persistenza della paura di Jari Lanzoni, E lo chiamerai coltello affilato di Stefano Fantelli.

Alcuni sono nomi già apparsi nella prima antologia, come Piras, Torello e Verde, ma ci sono anche autori molto meno conosciuti al grande pubblico, sintomo che una nuova generazione di scrittori si sta facendo avanti. Il racconto che ho apprezzato di più è stato 2 Hell’n’Back di Gabriele Guerra, un horror moderno che sposa tecnologia e temi classici del genere con ottimi risultati. Anche il racconto di Marco Ramadori, L’ombra del padre, è un’affascinante incrocio tra horror, fantasy e fantascienza, quasi un estratto di una storia molto lunga e terribile. Nirvana di Gianfranco Sherwood è la dimostrazione che a volte l’animo umano può essere più spaventoso di qualsiasi mostro, mentre Antonio Piras (Nel ventre della capra) ci racconta la storia di una vendetta, sospesa tra passato, presente e antiche leggende popolari.Anche nel racconto di Luca Zaffini, Aenyma redux, si racconta di una vendetta dopo un terribile episodio della prima guerra mondiale, mentre il tema della famiglia come fonte o teatro dell'orrore è stato scelto da Gianandrea Parisi (Lo sgabuzzino) e Simone Tordi (Padre e figlio). Surreali, quasi magici, sono i racconti Una leggenda della terraferma di Riccardo Coltri e Un gioco d’ombre di Elvezio Sciallis, ambientati rispettivamente in un Veneto favoloso e in una Liguria sin troppo reale. S’abbaccadora di Nicola Verde racconta di come si possa raggiungere l’accettazione della morte ripercorrendo la propria vita, un flashback inquietante, che poco a poco svela al lettore un passato tormentato.Il banchetto degli ospiti di Sergio Cicconi è un racconto surreale, con un finale inaspettato, Stefano Fantelli in E lo chiamerai coltello affilato ci spiega che a volte si rifiuta di ammettere un bambino alla prima comunione per buoni motivi, ma anche correndo qualche rischio. Due personaggi d’eccezione per gli ultimi due racconti, Major terate di Ivo Torello e La persistenza della paura, di Jari Lanzoni, nel primo Cesare Lombroso, l'inventore dell'Antropologia criminale, scopre che non sempre il mostro si percepisce all’esterno del corpo, nel secondo Vlad Dracul, il principe della Valacchia conosciuto come "L’impalatore", impara un’importante lezione sulla paura.Come in Sette anni oscuri i racconti sono preceduti da una breve biografia degli autori. I tre anni abbracciati dall’antologia si sono rivelati fecondi dal punto di vista della produzione fantastica italiana, dimostrando, se ancora ve ne fosse il bisogno, che il genere è davvero vitale nel nostro paese. I racconti sono originali e ben costruiti, alcuni leggeri, altri cupi e feroci, ma ricchi della qualità più importante per un racconto, il piacere che dona una storia avvincente. La veste grafica dell’antologia, come al solito a cura di Silvio Sosio, è di alto livello. In definitiva un ottimo esordio per la collana I libri di FantasyMagazine. Importante: Sguardi oscuri si può acquistare esclusivamente attraverso la libreria on line Delos Store all'indirizzo www.delosstore.it.