Sensitivi, medium o chiunque creda di essere dotato di poteri paranormali, il guanto di sfida è lanciato: dal 21 settembre il martedì, alle 23, su Raidue potranno dimostrare di cosa sono capaci. Se lo sono. Perché a giudicarli ci saranno innanzitutto gli stessi telespettatori e poi il CICAP.

Chi supererà la prova con il CICAP avrà la possibilità di sottoporsi alla verifica predisposta dalla Fondazione americana ''James Randì' e tentare così di vincere un premio non da poco: un milione di dollari.

''L'idea - spiega Roberto Giacobbo, autore e conduttore del programma - è di mettere a disposizione Voyager come una vetrina e una garanzia di ufficialità per quelle persone che sono convinte in buona fede di poter realizzare esperimenti di natura paranormale: con gli spot siamo partiti da una settimana e abbiamo già avuto una trentina di richiesté'. Sono in tanti ad aver detto, spiega Giacobbo, "senza mai poterlo provare, "io posso fare questo o quest'altrò': ebbene, ecco il palcoscenico adatto per farlo e vediamo chi si tira indietrò'.

Un'unica limitazione: ''Non vogliamo professionisti, maghi e taumaturghi di varia natura, cioè chi ha imparato a fare trucchi, ma non siamo pregiudizialmente contrari. Né ci interessano i cosiddetti veggenti, quelli del tipo ''fra un anno ci sarà il terremoto in Indià': vogliamo poter proporre esperimenti tangibili e verificabili nel tempo e dello spazio della trasmissioné'.

''Il CICAP'' - spiega Massimo Polidoro, segretario nazionale del Comitato - ''ha accettato di partecipare al progetto perché, dopo tanti anni di test ed esperimenti su sensitivi di ogni tipo, non siamo ancora riusciti a trovare un autentico fenomeno paranormale. Chissà che un invito fatto attraverso la televisione non sortisca finalmente qualche risultato positivo...''

Dal 1989, infatti, il CICAP ha esaminato oltre 200 persone che sostenevano di potere prevedere il futuro, trovare oggetti nascosti, leggere il pensiero, contattare gli spiriti, ecc... Quelli che sembravano poteri misteriosi, però, alla prova dei fatti si sono sempre rivelati errori fatti in buona fede, fenomeni curiosi ma del tutto naturali e, in qualche caso, veri e propri imbrogli.