La notizia, per gli appassionati, è di quelle che lasciano il fiato in sospeso: Urania diventa mensile.

Non solo ma questa operazione comporterà un restyling della testata e un ritocco, in alto naturalmente, anche del prezzo. Quello che poco tranquillizza è anche il fatto che la collana Millemondi sarà definitivamente ridotta a 2 uscite annuali (inverno e estate come avveniva una volta). Tutto ciò sembra voler dimostrare che la crisi dell'editoria fantascientifica in Italia è in pieno atto. Vien voglia di dare ragione a quanto prevedeva, con modi da Cassandra, Sergio Fanucci al momento di "chiudere" l'esperienza di Solaria poco più di 1 anno fa. Da allora infatti i due maggiori capisaldi in materia stanno a poco a poco crollando: prima la Nord che, dopo lungo travaglio, è stata rilevata dalla Longanesi e che in un anno ha pubblicato soltanto 3 volumi della collana Cosmo Oro e 4 volumi della Cosmo Argento, al posto, rispettivamente, dei 5 e dei 12 abituali. Adesso Urania che passerà dai 26 volumi annuali a 12 (anche se sono stati preannunciati degli speciali - in numero di 6 - dei quali non si sa ancora se saranno bimestrali o trimestrali).

Il cerchio si stringe e una domanda sorge spontanea: forse che la letteratura fantascientifica in Italia sta trasformandosi da letteratura popolare a letteratura - per dirla con Natalino Balasso - di "nicchia"?

Urania, tutti noi lo sappiamo, costituisce il filo rosso di 51 anni di fantascienza in Italia ed è da sempre punto di riferimento, termine di paragone e financo rappresentante di quanto di buono e di cattivo sia stato pubblicato in Italia in materia di fantascienza. E in tutto questo arco di tempo ha avuto diversi tipi di periodicità.

Cerchiamo di riassumere brevemente tutte queste variazioni: iniziò con una periodicità bimensile (cioè 2 uscite il 10 ed il 20 di ogni mese) dal n. 1 al n. 30; poi dal n. 31 fino al n. 80 diventò trimensile (cioè 3 uscite il 10, il 20 ed il 30 di ogni mese); dal n. 81 al n. 120 uscì per la prima volta come settimanale; quindi dal n. 121 al n.335 diventò quattordicinale; tornò settimanale per altri cento numeri dal n. 336 al n. 345; e quattordicinale dal n. 436 al n. 735, per l'ultima volta fu settimanale dal n. 736 al n. 895; di nuovo quattordicinale dal n. 896 al n. 1284. Dal n. 1285 ad oggi e fino al prossimo dicembre è un bimensile-quattordicinale (cioè ha 2 uscite al mese + 2 numeri "oro" in estate mantenendo la data di copertina come un quattordicinale). E per la prima volta in assoluto dal 2004 diventerà un mensile.