Sanno bene gli appassionati di fantascienza quanto sia deprimente e limitata l'immagine che in generale la gente ha di un genere che molti continuano a identificare con Guerre Stellari e poco altro. Quando viene realizzato un film (e ce ne sono) che cerca di alzare un po' il livello di utilizzo di neuroni da parte dello spettatore spesso si tratta di produzioni indipendenti che, con mezzi limitati, provano a raccontare delle storie con un pizzico di originalità e intelligenza in più. Purtroppo talvolta non vediamo questi prodotti, si pensi ai casi di film come Donnie Darko, vero culto in molti paesi, od il sognante e cerebrale canadese Possibile Worlds, con Tilda Swinton, entrambi mai distribuiti nei cinema italiani, un vero peccato. Cube nel 1998 fu un piccolo film evento del cinema indipendente ed il successo fu tale che quest'anno ne è anche uscito il seguito Cube 2 - Hypercube.

Il regista del primo Cube, Vincenzo Natali si è preso il tempo necessario per lavorare sul suo nuovo lungometraggio ed ha realizzato Cypher, ottenendo nuovamente ottime recensioni e dimostrando che si può fare della buona fantascienza anche senza dover spendere decine di milioni di dollari in effetti visivi (talvolta assai poco speciali, vedasi il recentissimo caso di Hulk). Cypher, inizialmente annunciato come Company man, ha come protagonista il bravo Jeremy Northam (Mimic) nei panni di Morgan Sullivan, impiegato qualunque dalla vita insignificante, sposato ad una donna che non ama. La svolta nella sua vita arriva sotto le forme di Lucy Liu (Charlies Angels), femme fatale orientale che lo sconvolge con rivelazioni sorprendenti riguardanti la società per la quale lui lavora e lo introduce nel mondo dello spionaggio internazionale high tech, nel quale anche le manipolazioni dei ricordi e dei pensieri saranno pratica consolidata. Il film è stato definito come una versione più intelligente del concetto Matrix, ma richiami e parallelismi si possono trovare anche verso altre fanta-pellicole di qualità come Brazil, Dark City e Gattaca. Non manca l'elemento thriller in stile I soliti sospetti o Angel Heart - ascensore per l'inferno e nemmeno la finta realtà descritta nella serie TV Il prigioniero.

Empire Magazine ha scritto che Natali ha mantenuto le promesse dopo l'eccellente esordio "con un altro racconto intelligente e cerebrale dove ben poco è quello che sembra. (...) Il regista è chiaramente un talento con cui doversi confrontare." Anche il sito cine specialistico australiano Dark Horizons ha ben recensito il film definendolo "eccellente" e del regista ha scritto che "anche se è troppo presto per poter paragonare Natali con Hitchcock si deve comunque ammettere che la sua forza è nel riuscire ad affrontare in modo inedito temi anche già molto sfruttati. E questo è certamente il segno di un vero talento." Il tutto ancora una volta con un budget di soli 10 milioni di dollari, cifra irrisoria per gli standard d'oltreoceano. Cypher è stato presentato in prima mondiale lo scorso anno al Festival del Cinema Fantastico di Sitges ed è successivamente uscito in vari paesi europei, tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna. In Italia sarà distribuito da Mediafilm e l'uscita è prevista per la seconda metà di Novembre.