Altro che Michael Chrichton e Steven Spielberg, le avventure che hanno come protagonisti i dinosauri sono da sempre ospitate sulle pagine di Urania. D'altra parte, prima che l'ipotesi di far rivivere questi dominatori del pianeta Terra attraverso l'ingegneria genetica (teoria verosimile e molto in voga dopo il libro e il film Jurassic Park), l'unico modo, che l'immaginazione letteraria aveva per far sì che l'uomo vivesse delle avventure insieme ai simpatici rettiloni era quella della macchina del tempo. Espediente questo che ha origine con la fantascienza moderna, il primo a descriverne le potenzialità fu proprio uno dei padri fondatori di questo genere letterario, H. G. Wells. E poi chi non ricorda che proprio il primo motto di I Romanzi di Urania fu "Avventure nell'universo e nel tempo"?

Nel corso degli anni sulle pagine di Urania, si sono succedute varie avventure nel mondo degli "orribili rettili" e forse la più famosa rimane quella di Mastodonia di Clifford D. Simak che venne riproposto per ben due volte prima nel 1978 (Urania n. 762) e poi nel 1985 (Urania n. 1002).

E allora che cosa ci dice di nuovo il romanzo di Michael Swanwick Ossa della Terra (Bones of the Earth, 2002) - basato su di un racconto dello stesso autore vincitore del Premio Hugo - che gli altri romanzi dello stesso genere non ci avevano ancora detto?

La parte originale, oltre ai colpi di scena che non possiamo anticipare, di quest'opera sta nel fatto che l'autore sembra sempre invischiarsi nella trappola delle persone che incontrano se stesse viaggiando nel tempo, terreno questo che sappiamo molto scivoloso, per poi uscire in modo disinvolto e convincente senza neanche una leggera sfumature di contraddizione o di "paradosso", termine più e più volte ricorrente nel romanzo.

In edicola anche il n. 1468 di Urania che presenta la prima parte del romanzo Ponte di Comando (Rules of Engagement, 1998) di Elizabeth Moon - la seconda parte verrà pubblicata a luglio - terzo capitolo della saga dell'Eroina spaziale Esamy Souza che sembra aver trovato nelle precedenti uscite un'ottima rispondenza, in termini di copie vendute, presso i lettori italiani.

Urania Collezione inoltre presenta questo mese il capolavoro assoluto di Theodore Sturgeon Nascita del superuomo (More Than Human, 1953), preceduto da un'appassionante introduzione di Giuseppe Genna.

Enrico Nicolucci.