Migliaia di persone potrebbero morire mentre gli scienziati spendono anni cercando di trovare cure usando cellule adulte anziché quelle che provengono da embrioni umani. Christopher Reeve, paralizzato dal 1995 a seguito di un incidente a cavallo, è un deciso sostenitore delle possibilità offerte dall'ingegneria genetica che fino a pochi anni fa erano descritte solo nei romanzi di fantascienza e sostiene che è solo un mito il fatto che pazienti non potranno trarne benefici diretti prima di qualche decennio. L'attore durante un convegno scientifico in Australia ha esortato i governi a togliere i divieti che impediscono agli sperimentatori di poter clonare cellule provenienti da feti umani, dal momento che dall'utilizzo di queste cellule dette staminali potrebbero un giorno venire cure per varie malattie e danni conseguenti a incidenti, come nel suo caso. Questo tipo di cellule non ancora adulte costituisce le basi su cui si sviluppano tutti i tessuti, non essendo ancora differenziate in specifiche categorie con determinate caratteristiche. "Sono già stati fatti importanti progressi" ha detto Reeve "ma concentrandosi solo sulle cellule staminali provenienti da adulti gli scienziati potrebbero spendere magari cinque anni cercando di farle comportare come cellulare staminali embrionali, e fallire. E avremmo perso del tempo prezioso e molte persone saranno morte nel frattempo." L'invito è quindi a procedere su tutti i fronti e a sostenere la ricerca anche con fondi statali, argomento sempre spinoso e spesso intralciato da deleteri moralismi a sfondo religioso. Reeve paragona la battaglia per cercare di ottenere appoggio e fondi per la ricerca sulle cellule staminali embrionali a quella risalente ai primi anni '80 per avere dal governo degli Stati Uniti fondi per combattere l'AIDS. L'attore ha ricordato che durante l'amministrazione di Ronald Reagan il governo federale a maggioranza repubblicana stanziò zero dollari per la ricerca sulla malattia: "Infatti molti dei nostri rappresentanti politici sostennero che l'AIDS era la vendetta di Dio su persone che conducevano un certo stile di vita." Ci sono voluti anni e pressioni che sono partite dalla società stessa per fare arrivare il messaggio ed oggi circa 1.8 miliardi di dollari è spesa ogni anno in ricerca scientifica contro il virus HIV. Nel frattempo si perso tempo, il virus si è diffuso enormemente, migliaia e migliaia di persone sono morte.

Nella odierna campagna lo Stato della California è all'avanguardia, permettendo ricerche su cellule staminali provenienti da qualsiasi fonte. Per l'attore il motto da seguire sembra essere: assistenza oggi, cura domani. Sul fronte meno serioso del lavoro di attore Reeve parteciperà come guest star ad un episodio della serie televisiva Smallville, dove interpreterà la parte di un brillante scienziato che ha usato milioni di dollari suoi per finanziare ricerche riguardanti il pianeta Krypton. L'episodio verrà trasmesso negli USA il 25 Febbraio.

Intanto a Hollywood il regista che dovrebbe riportare Superman al cinema, Brett Ratner, sembra non sia del tutto convinto della sceneggiatura approntata da Jeffrey Abrams (Alias in TV). Oltretutto per il ruolo principale Ratner vorrebbe ingaggiare uno sconosciuto mentre la Warner Bros per giustificare un budget che dovrebbe aggirarsi sui 100 milioni di dollari vorrebbe qualcuno un po' noto e fa la corte a Josh Hartnett (Pearl Harbor). Gli altri nomi presi in considerazione vengono tutti dal mondo televisivo e non sono particolarmente famosi: Ashton Kutcher, Kip Pardue, Barry Watson. Un sito Internet ha lanciato un sondaggio per tastare il polso al pubblico dei superfans di Superman e prevedibilmente, essendo anche il più noto, Hartnett guida la classifica con il 24 % di voti mentre nessuno degli altri arriva al 10%. Curiosamente però ben il 57% dei votanti sembra non gradire nessuno dei quattro nomi proposti e vorrebbe qualcun altro come erede cinematografico di Christopher Reeve.