Se ne è andata a 89 anni, a Silver City in New Mexico, Nichelle Nichols, l'amatissima interprete originale dell'ufficiale alle comunicazioni di Star Trek, Uhura. Era il 1966, le poche impiegate nere della NASA dovevano spostarsi da un edificio a un altro lontano centinaia di metri per andare in bagno perché dove lavoravano i bagni erano riservati ai bianchi. In quegli anni una donna, una donna nera, che ricopriva un ruolo di ufficiale sul ponte di comando di un'astronave non era affatto poca cosa. Uhura – nome che in swahili vuol dire “libertà” – era un simbolo così importante che quando alla fine della prima stagione Nichols aveva manifestato l'intenzione di lasciare la serie lo stesso Martin Luther King l'aveva convinta a restare.

Il presidente Barrack Obama con Nichelle Nichols
Il presidente Barrack Obama con Nichelle Nichols

Nichols fu anche protagonista di quello che viene a volte celebrato come “il primo bacio interraziale visto in televisione”, quando Kirk bacia Uhura nell'episodio Umiliati per forza maggiore; in realtà non era stato il primo e il messaggio stesso non era neppure così chiaro, visto che il bacio era forzato. Tant'è che la cosa ebbe pochissima risonanza all'epoca; diventò però, in seguito, un episodio iconico e fece la storia della tv, anche se solo in retrospettiva.

Il bacio tra Kirk e Uhura nell'episodio “Plato's Stepchildren”
Il bacio tra Kirk e Uhura nell'episodio “Plato's Stepchildren”

Dopo Star Trek Nichols ha prestato la sua voce come doppiatrice in varie serie animate, tra cui Gargoyles e naturalmente la serie animata di Star Trek, ed è apparsa in alcune altre serie tra cui Heroes. È apparsa anche, nel ruolo di “Octavia Butler” (non sappiamo se il personaggio rappresentasse la famosa scrittrice o fosse solo un omaggio) in Space Command, una serie del 2020 finanziata tramite kickstarter che vede nel cast numerosi attori provenienti da Babylon 5 e Star Trek.

Nichols ha lavorato anche per la NASA, come ambasciatrice e reclutatrice di persone di colore per l'ente spaziale americano. La sua figura ha ispirato tantissime donne e tante persone di colore, inclusa Woopie Goldberg che ha seguito le sue orme fino al set di Star Trek.

Negli ultimi anni, affetta purtroppo da demenza senile, era stata al centro di una battaglia legale tra il figlio Kyle Johnson e il suo manager Gilbert Bell per la tutela e la gestione dei suoi beni.