Tutto comincia con uno sfigato ragazzino che nella Londra dei nostri giorni risveglia inavvertitamente nientemeno che un drago sputafuoco. Venti anni dopo, grazie a lui, il Regno Unito è praticamente un cumulo di rovine fumanti, Big Ben compreso. Adesso Quinn, è questo il suo nome, è - indovinate un po' - un pompiere capo e cerca come può di limitare i danni provocati dai dragoni, che hanno ridotto l'umanità in ginocchio anche perché molto intelligenti. Ma non preoccupiamoci, è pur sempre Hollywood e allora ecco apparire tra i fumi L'Americano Biondo E Con Gli Occhi Azzurri Che Ci Salverà: porta l'improbabile nomignolo di Van Zan, afferma infatti di conoscere un modo per uccidere le fornaci volanti e purtroppo ha faccia inespressiva di Matthew McConaughey, che già non aveva brillato in Contact... ma non si può avere tutto. Il Fantozzi scatenadraghi ha invece le sembianze di Christian Bale, che debuttò tredicenne sotto il segno di Spielberg in L'impero del sole. Ci sono inoltre Izabella Scorupco (007 - Goldeneye) nel ruolo della pilotessa Alex e lo scozzese Gerard Butler (Draculàs Legacy), nei panni del braccio destro di Quinn. La notizia migliore è forse che il film è diretto da Rob Bowman, già navigato regista di X-Files per il piccolo che per il grande schermo. Reign of Fire fonde il passato fantasy-medievale col futuro post-apocalittico più nero e Bowman dichiara che "la cosa grande di questo film è che inserisce in uno scenario molto concreto, molto realistico, un concetto del tutto fantastico (...) Mi sembra che ci siano troppi film che tirano gli effetti speciali allo spettatore come se fosse un banchetto del tipo mangia finché sei sazio. Io volevo fare qualcosa di diverso: prendere una grande idea - un grande film con tanti effetti speciali (abbiamo oltre 130 sequenze con effetti visivi) - ma contenerci un poco e concentrarsi più sugli umani al suolo piuttosto che sui draghi su per aria."

Il film è stato girato in esterni in Irlanda e fa prevedibilmente un gran ricorso alla grafica computerizzata per riportare in vita sullo schermo i draghi. Tale compito è stato affidato ai due supervisori degli effetti speciali visivi Richard Hoover e Dan DeLeeuw: il primo era già stato candidato all'Oscar per gli effetti speciali di Armageddon, il secondo ha collaborato ha film come The Rock e Il Grande Joe. "Abbiamo passato molto tempo cercando di immaginare come gli spettatori avrebbero reagito al drago" dicono i due "abbiamo fatto si che si muovesse al suolo come un leopardo, emettendo un suono come un cobra in procinto di colpire; con la pelle di un alligatore ma la colonna vertebrale di un serpente", cercando in qualche modo un realismo degno dei documentari sulla natura. Le scaglie sulla pelle dei draghi sono centinaia, animate una per una grazie agli sviluppi dei software di animazione ottenuti negli ultimi anni. "Ma la vera sfida" dice il produttore esecutivo Jonathan Glickman " è stato quello di combinare gli effetti fisico-meccanici con le creazioni del mondo digitale". Anche sul set le sfide non sono mancate: per una complicatissima sequenza aerea che prevede l'assalto ad un drago a bordo di un elicottero sono stati impiegati degli stunt-men che erano degli ex soldati della SAS, Special Air Service. Sembra dunque che ci siano gli elementi per un grosso spettacolone con abbondanti scene d'azione e fuoco e fiamme. Il copione porta la firma di Gregg Chabott e Kevin Peterka, ma ci ha messo mano anche Matt Greenberg. Co-produzione Touchstone Pictures (Disney) e Spyglass Entertainment. Distribuisce, anche in Italia, la Buena Vista.