Non sono state malattie o il covid, Ivan Reitman se n'è andato serenamente nel sonno nella sua casa di Montecito, California, all'età di settantacinque anni, come dichiarato ufficiamente dalla sua famiglia alla Associated Press. Ma la sua eredità rimarrà con noi per sempre.

In origine

Ivan Reitman nasce il 27 ottobre del 1946 nella cittadina di Komárno con prevalenza di abitanti ungheresi, all'epoca facente parte della Cecoslovacchia e ora della Slovacchia. Entrambi i genitori erano ebrei ungheresi, sua madre Klara sopravvisse a Auschwitz mentre il padre Ladislav faceva parte della resistenza. La famiglia si trasferì in Canada quando Ivan aveva quattro anni. La sua carriera iniziò come produttore di due dei primi film di David Cronenberg, Il demone sotto la pelle (Shivers, 1975) e Rabid – Sete di Sangue (Rabid, 1977), poi si sarebbe spostato su un territorio più congeniale, producendo la commedia di culto Animal House (1978) e Meatballs- Polpette (1979) che sarebbe diventatata la sua prima collaborazione con l'attore Bill Murray. 

La carriera

Come sappiamo, nel 1984 la sua carriera come regista esplose sul grande schermo con il primo Mitico Ghostbusters, per poi passare alla sua visione molto divertente della fantascienza con I gemelli (1988), in cui Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito erano i gemelli risultato di un esperimento scientifico segreto. A seguire sarebbe arrivato Ghostbusters II (1989) la commedia Junior (1994) che riuniva la coppia Schwarzenegger/DeVito, insieme a Emma Thompson, per un altro esperimento, mettere incinto un uomo. nel 2001 è il turno della sua parodia delle invasioni aliene, Evolution, con un cast di lusso che vedeva David Duchovny prendersi bellamente in giro da solo per il suo personaggio di X-Files, Julianne Moore, Orlando Jones molto prima di American Gods, Sean William Scott dalla (chiamiamola così) saga di American Pie e Dan Aykroyd. Infine nel 2006 la parodia si sarebbe spostata sul mondo dei supereroi con La mia super ex-ragazza con Uma Thurman, Luke Wilson e Anna Faris, all'epoca anche al quarto episodio di un'altra saga comica, Scary Movie. Dopo sarebbe tornato alla produzione con il non molto amato Ghostbusters tutto al femminile del 2016, Baywatch (2017), concludendo in stile resuscitando al meglio la sua saga con Ghostbusters: Legacy, la cui eredità del sottotitolo italiano (in origine è Afterlife, che oggi non suonerebbe benissimo) passava al figlio regista Jason Reitman, anche co-sceneggiatore, dove oltre a veder tornare pressoché tutto il cast originale, avveniva anche il passaggio del testimone alle nuove generazioni.

Le dichiarazioni

Tom Rothman, presidente della Sony Pictures ha dichiarato

Stanotte la signora con la torcia [il simbolo storico della Columbia Pictures, dal 1989 di proprietà Sony] piange, come tutti noi alla Columbia. Ivan era una parte inseparabile dell'eredità della casa di produzione, ma più di questo era un amico, un ancora più grande talento e un uomo molto fine. Ci mancherà moltissimo.

La moglie Geneviéve Robert, con cui era sposato dal 1976, i figli Jason, Catherine e Caroline hanno dichiarato alla AP

La nostra famiglia è afflitta dalla perdita improvvisa di un marito, padre e nonno che ci ha sempre insegnato a cercare la magia nella vita.

Aggiungendo che traggono conforto dalle risate e felicità che il suo lavoro come regista ha portato in tutto il mondo e che, mentre sono in lutto in privato, sperano che il pubblico lo ricorderà sempre.

Nel frattempo la sua strada non si ferma: nel settembre scorso è stato annunciato il sequel di I gemelli, intitolato Triplets dove ai due protagonisti originali si aggiungerà il comico Tracy Morgan (la serie 30 Rock) e visto il buon successo di Ghostbusters: Legacy, settantacinque milioni di dollari di budget e un incasso centonovantasei milioni nel mondo, probabilmente non è l'ultima volta che vedremo i mitici Acchiappafantasmi. Grazie di tutta la magia Ivan, ti ricorderemo per sempre.