Potrà non piacere ai puristi dei fumetti ma Eddie Brock (Tom Hardy) e il suo Venom si sono rivelati un ottimo successo al botteghino con i suoi due capitoli e anche Ghostbusters: Legacy (2021) vero terzo capitolo della saga (quello del 2016 viene ignorato dalla stessa Sony) è riuscito nell'intento di dare nuova vita ai mitici acchiappafantasmi, così la Sony Pictures non ha perso tempo e dato la luce verde ai loro nuovi capitoli.

Venom 3

Il primo Venom (2018) vedeva alla regia Ruben Fleischer, in arrivo dai due capitoli di Zombieland e in effetti portava con sé il suo stile folle e divertente. La storia dava origini del tutto indipendenti da Spider-Man al simbionte alieno in quanto la major stava costruendo il suo peculiare universo di antieroi Marvel di cui possedeva i diritti, ma a parte appunto i fan dei fumetti, il pubblico più ampio accettò la commedia action scatenata facendo incassare ben ottocentocinquantasei milioni di dollari a livello mondiale contro un budget di cento milioni. Venom – La furia di Carnage (2021) vedeva l'arrivo di Andy Serkis alla regia e se possibile un ritmo ancora più forsennato di quello precedente. Il film incassò cinquecentodue milioni di dollari contro un budget di centodieci ma va detto che nello stesso mese si era ritrovato schiacciato tra un altro sequel, Halloween Kills (saga di grande successo negli States) e poi il kolossal Dune. Risultato evidentemente apprezzato dalla Sony che ora farà rimanere Tom Hardy e Michelle Williams (per quanto molto sottoutilizzata) nel suo universo con il futuro Venom 3. E visto che la scena alla fine dei titoli di coda del secondo capitolo è stata risolta in Spider-Man: No Way Home (anche se Venom non se n'è andato completamente), si direbbe che le interazioni con l'universo Marvel rimarranno minime.

Ghostbusters: Legacy 2

Il reboot/realtà alternativa del 2016, intitolato solo Ghostbusters, aveva lasciato l'amaro in bocca ai fan e alla Sony, in parte perché fondamentalmente detestato da tutti (va detto, non per colpa delle protagoniste) ma soprattutto perché con un budget di centoquarantaquattro milioni di dollari ne aveva incassati duecentoventinove nel mondo. Così l'ora scomparso Ivan Reitman, regista dei primi due capitoli, aveva arruolato il figlio Jason Reitman (Thank you for Smoking, 2005) per Ghostbusters: Legacy (in realtà Afterlife) il quale oltre che regista era stato co-sceneggiatore dell'atteso vero terzo capitolo dei Ghostbusters, purtroppo senza (o quasi) lo scomparso Egon Spengler, ovvero Harold Ramis (che onoreremo in eterno come regista per Ricomincio da capo, 1993). Così ecco arrivare la nuova generazione di acchiappafantasmi, ovvero McKenna Grace (che nel frattempo sarebbe cresciuta in The Handmaid's Tale), Finn Wolfhard (Stranger Things) e Paul Rudd (I due e prossimamente tre capitoli di Ant-Man). Ma il film giocava il suo asso più importante riportando in scena tutti, ma proprio tutti i protagonisti precedenti, anche Sigourney Weaver se avete visto la scena nei titoli di coda. Il film, con un budget di settantacinque milioni di dollari ne incassava centonovantasette nel mondo  e nella scena post-credit venivano gettate le basi per il sequel. Che presto diventerà realtà.

Non ci sono ancora date di arrivo per Venom 3 e Ghostbusters: Legacy 2, vi terremo al corrente sulle prossime avventure del simpatico simbionte cannibale (ma solo di cattivi) e dei nuovi e vecchi Ghostbusters.