Secondo Wikipedia Gianni Clerici è considerato uno dei maggiori esperti di tennis del mondo. Tennista in gioventù, è diventato famoso come giornalista sportivo per vari quotidiani (un po' tutti i maggiori) e poi per molti anni come commentatori televisivo degli incontri in coppia con Rino Tommasi.

I suoi libri, anche quando sono narrativa, riguardano soprattutto lo sport; è però la prima volta che si dedica alla fantascienza, un esordio che arriva circa un mese prima del novantesimo compleanno che festeggerà in luglio.

La storia di La dittatura delle donne, scritta sul filo dell'ironia, in un certo senso fa il verso al Racconto dell'ancella di Margaret Atwood, immaginando un mondo dove gli uomini sono quasi superflui: le donne comandano e i robot eseguono quasi tutti i lavori.

Il libro

Nel 2084 l’umanità, o ciò che ne resta dopo un disastro ambientale e una nuova guerra mondiale, è regredita a una sorta di medioevo bucolico, dove il controllo dell’ordine è affidato a robot e supercomputer, che hanno il compito di assicurare la sopravvivenza della cosiddetta Dittatura Democratica. Nel nuovo regime tutto deve essere funzionale e regolamentato: non si può decidere il proprio destino, il desiderio, la creatività, l’eros sono visti con sospetto. Inoltre esso prevede che gli uomini, i Vires, siano destinati alle mansioni più umili, in attesa che i nuovi robot che vanno perfezionandosi possano prendere il loro posto e soppiantarli una volta per tutte. Sì, perché il sesso maschile è regredito nella scala gerarchica e ora a comandare sono le donne, moderne Amazzoni. Soprattutto, i rapporti fra i sessi sono banditi e ogni forma di riproduzione è rigidamente controllata. In questo scenario distopico, la curiosa e impertinente Evonne, figlia di Livia, artista quieta e remissiva, rimane incinta. Di un uomo. E l’uomo è Vijay, un ragazzo della casta degli Assimilati, una sorta di schiavo con capacità artistiche dirompenti. È così che il sistema entra in crisi, mostrando i suoi limiti e le sue falle. Evonne e Livia si sforzano di nascondere il frutto di quella unione divenuta, ora, nel mondo nuovo, assurda e impensabile, ma quel frutto – la piccola, geniale Irma – incarna il cambiamento che non può essere fermato. In un’epoca in cui non si fa che parlare di crisi della democrazia e di controllo sociale, il romanzo di Gianni Clerici, che fa propri e amplifica echi che vanno dal George Orwell di 1984 all’Aldous Huxley del Mondo Nuovo, per finire alla più recente Margaret Atwood del Racconto dell’ancella ribaltato nei presupposti, riesce insieme a divertire e a farci riflettere.

L'autore

Como, 24 luglio 1930) è un ex tennista, giornalista e scrittore italiano. È considerato uno dei maggiori esperti di tennis del mondo, tanto che per il numero e la qualità delle sue pubblicazioni è stato inserito nel 2006 nella Hall of fame del Tennis, secondo italiano presente dopo Nicola Pietrangeli.

Gianni Clerici, La dittatura delle donne, Baldini+Castoldi 2020, pagg. 160, euro 15, ebook euro 9,90.